n. 67 fotografie in bianco e nero (accompagnate da didascalie tratte dalla sceneggiatura originale del film) formato cornice 50x40 cm.;
è anche disponibile la copia 16 mm. del film per proiezioni pubbliche.
Fotografie scattate da Elio Ciol sul set del film “Gli ultimi” di David Maria Turoldo, girato in Friuli nel . Nell’inverno del 1962, quindici anni prima della realizzazione de “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi, nella campagna friulana, si gira “Gli ultimi”, storia di una povera famiglia di contadini all’indomani della terribile crisi del 1929, raccontata attraverso gli occhi di un ragazzo di dieci anni, Checo. La realizzazione di questo film, uscito nel pieno del boom economico, fra lo scetticismo dei più, si deve al coraggio ed alla tenacia di David Maria Turoldo che riuscì a coinvolgere nel progetto Vito Pandolfi per la regia, Armando Nannuzzi, uno dei nostri più grandi “maestri della luce” per la fotografia, Carlo Rustichelli per le musiche, Leo Pescarolo, oggi affermato produttore, nei panni di aiuto regista. Il film fu interpretato da un ragazzino di Nomadelfia e da attori non professionisti scelti fra la gente dei paesi dove il film fu girato, fra cui il fratello dello stesso Turoldo. Fu girato nell’arco di due mesi nella zona di Coderno di Sedegliano, sui colli di Buia, nel mulino nieviano di Glaunicco, a Craoretto di Prepotto. E’
stato utilizzato anche un tronco della ferrovia Udine-Cividale con vetture e locomotiva d’epoca. A documentare l’impresa, padre Turoldo chiamò un suo amico di Casarsa, Elio Ciol, che, nel ruolo per lui inedito di fotografo di scena, scattò quasi duemila fotografie. Pertanto, questa rassegna, non può apparire che una piccola e selezionata parte di quell’immensa produzione. Inoltre, grazie alla sua sensibilità e capacità d’espressione, Ciol è riuscito con la sua arte a fare molto di più del riprendere le principali scene del film, compito ufficiale del fotografo di scena. Le immagini da lui immortalate costituiscono una vasta documentazione che permette di ricostruire anche la vicenda umana dei protagonisti. La prima del film avvenne a Udine, al cinema Centrale, la sera del 31 gennaio 1963. Successivamente nelle sale italiane riscosse scarsa attenzione. Ma il poco successo commerciale venne controbilanciato dagli apprezzamenti dei critici e degli intellettuali. Così scrissero del film: “Assoluta severità estetica” (Pier Paolo Pasolini); “Schietta e alta poesia” (Giuseppe Ungaretti); “Il linguaggio della verità” (Giacinto Spagnoletti); “Un atto di coraggio che è anche poesia” (Guglielmo Petroni).
disponibile anche un catalogo:
TUROLDO, IL FRIULI, GLI ULTIMI
Fotografie di Elio Ciol dal set del film "Gli ultimi"(con Edizioni Biblioteca dell'Immagine)
Le fotografie di Elio Ciol, artista friulano internazionalmente conosciuto, scattate sul set del film Gli ultimi, girato in Friuli nel 1962.
La pellicola, antesignana de L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, fu fortemente voluta da padre David Maria Turoldo, sacerdote e poeta, per divulgare la conoscenza del mondo contadino. Una divulgazione che inevitabilmente si scontrò con i valori modernizzanti dell'epoca i quali tendevano a cancellare proprio quelli arcaici della campagna. Ciol, per questo film, è stato molto più di un fotografo di scena. E' stato anche fotografo della sua terra.
Brani di Mario Quargnolo, David Maria Turoldo, Sabrina Baracetti, Pier Paolo Pasolini, e un dialogo fra Turoldo ed il poeta Andrea Zanzotto
anno edizione 1990 - Euro 9.0