Un confine incerto

Arriva in esclusiva sugli schermi virtuali di CInemazero da mercoledì 10 marzo il nuovo film di Isabella Sandri, Un confine incerto, distribuito dalla Cineteca di Bologna, in collaborazione con la Polizia di Stato e Save The Children.

Presentato al Torino Film Festival nel 2019, il film affronta il tema difficile della pedo-pornografia, e vede nel cast il giovane Moisè Curia (volto noto per il suo lavoro televisivo, in particolare per i ruoli interpretati nella fiction di grande successo Braccialetti rossi) e Valeria Golino.

Isabella Sandri sarà in diretta streaming su #iorestoinSALA mercoledì 10 marzo alle ore 20.30, per presentare il film assieme al produttore Giuseppe Gaudino (regista di Per amor vostro, che è valso la Coppa Volpi a Valeria Golino alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2015) e agli attori protagonisti Moisè Curia e Anna Malfatti.

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In un camper parcheggiato nella Foresta Nera vive una strana coppia: un ragazzo, Richi, e una bambina chiamata “Sputo”. A Roma, l’agente della Polizia Postale Milia Demez (Cosmina Stratan, Palma d’oro a Cannes per Oltre le colline) indaga su una rete di pedofili. Per farlo, ogni giorno cataloga foto e video dal web: si sente sempre in ritardo, impotente e “fuori sincrono” di fronte ai crimini a cui assiste senza poter intervenire. Analizzando l’ennesimo filmato, scopre l’identità di una bambina: è Magdalena Senoner, scomparsa qualche tempo prima in Sud Tirolo. Le immagini, però, viaggiano senza confini, difficile capire da dove arrivino. Anche il mondo dei protagonisti fluttua tra Paesi e lingue diverse. Milia sarà in grado di decifrare la scomparsa assurda di quella bambina grazie a una lingua poco parlata, ma che lei conosce bene, il Ladino

 

“In questi ultimi quindici anni – dice la regista – ho raccontato con i miei lavori storie di bambini e di adolescenti: dai profughi palestinesi in Libano agli orfani delle bombe intelligenti in Afghanistan, dai figli dei lavoratori delle maquilas messicane, alle bambine sopravvissute alle stragi in Ruanda, o ai piccoli indios sterminati dall’arrivo dei bianchi nella Terra del Fuoco e in Patagonia. E mi sono chiesta: qual è una delle crudeltà più gravi che continua a esistere in questa nostra epoca, uno dei mali peggiori? Forse portare via il futuro all’essere umano, la forza di credere in sé. Uccidere la sua forza ma anche – forse peggio – la sua parte tenera. Uccidere la tenerezza che l’essere umano ha dentro: il bambino”.

 

 

 

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