Cinemazero è un’associazione culturale nata nel 1978 per la volontà dei suoi fondatori di condividere la loro passione per il cinema con il più ampio pubblico possibile. A distanza di 40 anni – e con un team rinnovato di professionisti del settore – sono svariate migliaia le persone che hanno deciso di fare la tessera, consolidando nel tempo un andamento di presenza che porta in media ogni abitante della città a venire al cinema almeno due volte l’anno, contro un dato in negativo che si continua a registrare sul piano nazionale.
Cinemazero è infatti diventato nel tempo un luogo di incontro e riflessioni, di approfondimento, che nel prodotto audiovisivo vede la propria voce per leggere e raccontare il mondo. Nel corso degli anni Cinemazero ha acquisito importanti patrimoni, custoditi e resi disponibili grazie al lavoro di Mediateca, Archivio Fotografico e materiali filmici conservati in Cineteca del Friuli , su tutti il fondo Welles da cui sono emersi ben due film creduti perduti del genio americano. Una collezione di documenti, fotografie di grandi autori, dvd, libri e riviste messe a disposizione del pubblico e ricercatori, che rispecchiano la storia stessa dell’associazione, caratterizzandone anche molte iniziative: dalle mostre internazionali, alle svariate pubblicazioni.
Ma Cinemazero è anche le sue manifestazioni – Le Giornate del Cinema Muto che ha fondato nel 1982 insieme alle Cineteca del Friuli, Le Voci dell’Inchiesta, FMK, Visioni sonore – e, essendo un multisala d’essai, è un cinema che crede nella qualità della proposta, diventando tappa nazionale imprescindibile per la presentazione dei film accompagnati dai loro autori. Questo ha portato alla consapevolezza della necessità di un organico impegno nella didattica per le scuole, ma anche rivolta ai professionisti del settore, con il riconoscimento del Ministero dell’Istruzione. Inoltre, competenza e attrezzature permettono di portare il cinema nelle piazza di molti paesi limitrofi o, con progetti specifici, in contesti inusuali: dalle cantine di Cinemadivino ai cineconcerti della Zerorchestra o i videomapping curati in collaborazione con altre istituzioni. Cinemazero poi è Tucker Film – casa di distribuzione fondata insieme al CEC di Udine – pioniera nel portare in Italia il grande cinema orientale, ma anche nel dare spazio ai giovani talenti del territorio.
Sarebbe però riduttivo pensare che Cinemazero sia banalmente la somma di queste sue parti, perché è solo nella sua interezza che può portare avanti la promozione della cultura audiovisiva, nelle sue svariate declinazioni. Cinemazero infatti vuole essere il luogo in cui si mostra l’opera d’arte cinematografica nel modo ottimale (dove con “visione del film” si intende l’esperienza di un atto performativo, di un evento basato sul tempo, sociale, condiviso e con schermi e strumentazione che garantiscano la migliore qualità possibile); un luogo di conservazione e archivio (dove il film è un’opera d’arte che conserva la memoria, sia locale che globale); e un luogo di confronto e dibattito, cruciale per la costituzione di una visione informata e formativa (dove il film è anche uno strumento nodale del discorso sulla cultura e la società contemporanee).
Solo così può farsi interprete, filtro e catalizzatore di rilevamento e selezione del meglio dell’audiovisivo, garantendo al suo affezionato e molteplice pubblico una completa e coerente proposta culturale in cui rispecchiarsi, per intraprendere un percorso di crescita personale all’interno dell’arcipelago Cinemazero.
Cinemazero ha un organo direttivo così composto:
Presidente: Marco Fortunato
Vice Presidente: Sandra Frizziero
Riccardo Costantini
Piero Colussi
Elena D'Incà
Vincenzo Milanese
Giovanni Lessio
Organo di Controllo e Revisione:
Gianluigi Degan