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LANTERNA MAGICA 

Prima dell’invenzione del cinema e della celebre proiezione dei fratelli Lumière del 1895, numerosi furono i tentativi di creare illusioni di movimento attraverso la proiezione di immagini. Il primo dispositivo ideato a tal fine fu la lanterna magica, descritta dal gesuita Athanasius Kircher nel suo trattato Ars Magna Lucis et Umbrae (1646) e successivamente dal fisico e matematico Christiaan Huygens nel 1656. Si ritiene che questo strumento sia stato introdotto in Europa dalla Cina. 

La lanterna magica ebbe inizialmente due principali ambiti di utilizzo: didattico e ludico. In origine proiettava soltanto immagini fisse, dipinte a mano su lastre di vetro, mostrate una alla volta. Con il tempo, grazie a dispositivi accessori, si riuscì a creare un effetto di movimento facendo scorrere due o più lastre sovrapposte. Fino all’inizio del XIX secolo le lastre venivano dipinte a mano, ma successivamente la produzione divenne industriale, grazie all’uso di litografie e cromolitografie. Le prime lastre fotografiche per la proiezione comparvero nel 1849, poco dopo l’invenzione del dagherrotipo. 

Le immagini proiettate da sole non erano sempre di immediata comprensione: per questo motivo era presente un imbonitore, una figura che narrava al pubblico la storia rappresentata o spiegava le singole illustrazioni, rendendo così l’esperienza più coinvolgente e accessibile.