“Accattone”:  i primi ciak di  Pasolini

“Accattone”:  i primi ciak di  Pasolini

Foto di Tazio Secchiaroli, Angelo Pennoni

Un viaggio sui  primi passi mossi dal grande regista di Casarsa nel cinema, quando privo di  cognizioni tecniche, ma forte di una lunga preparazione interiore esordisce  nella regia con “Accattone”.
Il film in un primo momento doveva essere  prodotto dalla appena nata «Federiz» (Federico -Fellini - più Rizzoli).  Pasolini compie accurati sopraluoghi e comincia a girare, ma il suo lavoro  viene interrotto dopo solo due scene realizzate in tre giorni di riprese. A  Fellini non piace: « ...mi dice subito - racconterà poi Pasolini - che vuol  essere sincero con me (ahi), e che il materiale che ho visto no, non l'ha  convinto».

Il film e forse la carriera di regista di Pasolini si sarebbero  arrestate lì se non fosse intervenuto un altro produttore, Alfredo Bini, che  rilevato il materiale girato, assicurò un seguito a quelle prime scene.

Le  foto documentano la fase di preparazione, cioè i sopraluoghi, la scelta degli  attori e quei primi tre giorni di riprese, restituendo agli storici la prova  di un avvicendamento di cui si era persa traccia. Infatti nella foto scorgiamo  come direttore della fotografia Carlo Di Palma e come aiuto regista Riccardo  Fellini al posto di Tonino Delli Colli e Bernardo Bertolucci, che porteranno a  termine il film.

Le fotografie sono di Tazio Secchiaroli, fotografo  felliniano e ‘paparazzo’ per antonomasia, e sono rimaste "sepolte" per oltre  trenta anni.


1960 - 61
Nell'agosto del 1960 Pasolini scrive alla  madre in vacanza a Casarsa che ha quasi finito la sceneggiatura di Accattone.  
Ai dialoghi collabora Sergio Citti, sua guida eletta nell'universo delle  borgate romane dove brulica quel sottoproletariato erede dell'amore nutrito,  in gioventù, per il mondo contadino friulano. La lunga esperienza come  sceneggiatore negli anni '50, soprattutto per Mauro Bolognini, aveva  propiziato l'avvento alla regia. "Facendo il cinema io vivevo finalmente  secondo la mia filosofia". Le fotografie scattate durante i sopraluoghi per  questa folgorante opera prima documentano come spazi, personaggi e interpreti,  a cominciare dal protagonista Franco Citti, fossero chiari e definiti fin  dall'inizio. Come provini Pasolini girò quasi per intero due scene, ma quando  Fellini, che avrebbe dovuto produrre il film, le vide, disse che "quello non  era cinema".

"Sono arrivato effettivamente ad Accattone con una grande  preparazione intima, una grande carica di passione cinematografica e di modo  di sentire idealmente l'immagine, ma con una totale impreparazione  tecnica".

Sopralluoghi ‘Accattone’

nr. 35  fotografie cm. 40 x 50

provino  per ‘Accattone’
nr. 20 fotografie cm. 40 x 50

Accattone
nr.  46 fotografie cm. 50 x 75

Le misure riportate sono comprensive di  passe-partout e cornice.