PIER PAOLO PASOLINI
Il cinema in forma di poesia
Totale fotografie: nr. 446 fotografie
Sopralluoghi ‘Accattone’ nr. 15 fotografie cm. 40 x 50
provino per ‘Accattone’ nr. 10 fotografie cm. 40 x 50
Accattone nr. 40 fotografie cm. 50 x 75
Mamma Roma nr. 18 fotografie cm. 40 x 50
La ricotta nr. 26 fotografie cm. 40 x 50
La ricotta nr. 2 fotografie cm. 50 x 75
Sopralluoghi Palestina nr. 1 fotografie cm. 40 x 50
Comizi d'amore nr. 3 fotografie cm. 40 x 50
Vangelo secondo Matteo nr. 30 fotografie cm. 40 x 50
Uccellacci e uccellini nr. 25 fotografie cm. 40 x 50
Terra vista dalla luna nr. 21 fotografie cm. 40 x 50
Terra vista dalla luna nr. 17 disegni cm. 60 x 80
Edipo re nr. 11 fotografie cm. 50 x 75, nr. 8 fotografie cm. 75 x 100
Teorema nr. 22 fotografie cm. 40 x 50
Cosa sono le nuvole nr. 11 fotografie cm. 50 x 75
Appunti India nr. 1 fotografie cm. 40 x 50
Porcile nr. 22 fotografie cm. 40 x 50
Sequenza fiore di carta nr. 4 fotografie cm. 40 x 50
Orestiade africana nr. 2 fotografie cm. 40 x 50
Medea nr. 10 fotografie cm. 75 x 100, nr. 21 fotografie cm. 50 x 75
Decameron nr. 17 fotografie cm. 50 x 75, nr. 3 fotografie cm. 75 x 100 - Racconti Canterbury nr. 20 fotografie cm. 50 x 75, nr. 1 fotografie cm. 75 x 100
Fiore 1001 notte nr. 23 fotografie cm. 50 x 75
Salò nr. 60 fotografie cm. 50 x 75, nr. 2 fotografie cm. 75 x 100
Manifesti cinematografici film vari: nr. 11 da cm. 60 x 80 - nr. 1 da cm. 45 x 80 - nr. 1 da cm. 80 x 105 - nr. 7 da cm. 115 x 155 - nr. 2 da cm. 150 x 210
Pier Paolo Pasolini: Il lavoro del cinema
Un viaggio sui primi passi mossi dal grande regista di Casarsa nel cinema, quando privo di cognizioni tecniche, ma forte di una lunga preparazione interiore esordisce nella regia con “Accattone”. Come provini Pasolini girò quasi per intero due scene, ma quando Fellini, che avrebbe dovuto produrre il film, le vide, disse che "quello non era cinema". "Sono arrivato effettivamente ad Accattone con una grande preparazione intima, una grande carica di passione cinematografica e di modo di sentire idealmente l'immagine, ma con una totale impreparazione tecnica". Le foto documentano la fase di preparazione, cioè i sopraluoghi, la scelta degli attori e quei primi tre giorni di riprese, restituendo agli storici la prova di un avvicendamento di cui si era persa traccia. Le fotografie sono di Tazio Secchiaroli, fotografo felliniano e ‘paparazzo’ per antonomasia, e sono rimaste "sepolte" per oltre trenta anni.
La carismatica presenza sul set di Pasolini viene descritta dai fotografi di scena presenti in tutti i suoi film. Una documentazione importante perchè illustra un metodo di lavoro contraddistinto dalla costante cura di tutti i dettagli e dalla operosità infaticabile del regista spesso colto con la macchina a mano sulla spalla oppure a mimare l'azione con gli attori. "Quello che io ho in testa come visione, come campo visivo, sono gli affreschi di Masaccio, di Giotto - che sono i pittori che amo di più, assieme a certi manieristi (per esempio il Pontormo)". Nella Ricotta Pontormo e Rosso Fiorentino sono assunti a modelli per i tableaux vivants della Passione ricostruita dal regista Orson Welles, mentre Stracci, il Santo, muore sulla croce nella Passione "vera" di Pasolini. Sperimentando l'inadeguatezza della parola a prefigurare un racconto concepito per immagini, per La Terra vista dalla Luna Pasolini disegna la sceneggiatura a fumetti, adombrando il fiabesco surrealismo fauve del suo primo film a colori come documenta in maniera esaustiva la mostra.
Di Pasolini si racconta che non avesse in grande considerazione il mestiere del fotografo di scena, ciononostante ebbe la fortuna di avere a documentare i suoi set tutte grandi firme della fotografia: Angelo Pennoni (Accattone, Il fiore delle Mille e una notte), Gideon Bachmann (La Terra vista dalla Luna, Il fiore delle mille e una notte, Salò o le 120 giornate di Sodoma), Angelo Novi (Mamma Roma, La ricotta, Comizi d'amore, Sopraluoghi in Palestina, Il Vangelo secondo Matteo, La Terra vista dalla Luna, Che cosa sono le nuvole?, Teorema), Paul Ronald (La ricotta), Divo Cavicchioli (Uccellacci e uccellini), Bruno Bruni (Edipo Re), Gianni Barcelloni (Appunti per un film sull'India), Marilù Parolini (Porcile), Mario Tursi (Medea, Il Decameron, Le mura di Sana'a), Mimmo Cattarinich (I racconti di Canterbury), Deborah Beer (Salò o le 120 giornate di Sodoma).
E’ infine disponibile un portfolio rilegato di dieci cartoline con soggetto Pasolini sul set.