Una città contro la violenza sulle donne


Per un’in­te­ra set­ti­ma­na, dal 19 al 26 no­vem­bre, il Co­mu­ne di Por­de­no­ne, in col­la­bo­ra­zio­ne con Carta di Por­de­no­ne, Voce Donna Onlus, Tea­tro Verdi, Ci­ne­ma­ze­ro, Con­si­glie­ra pro­vin­cia­le di pa­ri­tà, Cir­co­lo della stam­pa, As­so­stam­pa, Or­di­ne dei gior­na­li­sti FVG, or­ga­niz­za “Por­de­no­ne: una città con­tro la vio­len­za sulle donne”.

Tra le molte ini­zia­ti­ve si in­se­ri­sco­no anche 2 ap­pun­ta­men­ti, Lu­ne­dì 21 no­vem­bre a Ci­ne­ma­ze­ro, pen­sa­ti per in­for­ma­re e sen­si­bi­liz­za­re sul fe­no­me­no della vio­len­za di ge­ne­re. Si ini­zia alle ore 9.00 e, suc­ces­si­va­men­te, alle 11.00 con la dop­pia pro­ie­zio­ne in Sala Gran­de di La vita pos­si­bi­le, di Ivano de Mat­teo. Sul gran­de scher­mo le vi­cen­de di una donna che spez­za il le­ga­me con un ma­ri­to vio­len­to e sce­glie di ri­co­strui­re la pro­pria esi­sten­za. Il film mette in scena una scel­ta di co­rag­gio, che, par­ten­do da un dram­ma, rie­sce a in­tra­pren­de­re una ri­na­sci­ta. Per­ché, come com­men­ta lo stes­so re­gi­sta: “sta in que­sto la vita pos­si­bi­le, nel co­rag­gio delle donne”.

Alle 21.00, sem­pre in Sala Gran­de, un’al­tra sto­ria di donne e di vio­len­za con Ti do i miei occhi del re­gi­sta Icíar Bollaín, vin­ci­to­re di 7 premi Goya. Pilar, dopo l'en­ne­si­ma vio­len­za su­bi­ta dal ma­ri­to An­to­nio, de­ci­de di tra­sfe­rir­si mo­men­ta­nea­men­te pres­so sua so­rel­la Ana. An­to­nio però non si da pace e cerca in tutti i modi di farsi per­do­na­re dalla mo­glie, fre­quen­tan­do dei corsi per la ge­stio­ne del­l'i­ra as­sie­me ad altri uo­mi­ni con il suo stes­so pro­ble­ma. Dopo aver no­ta­to un ap­pa­ren­te cam­bia­men­to nel ma­ri­to, Pilar de­ci­de di tor­na­re a vi­ve­re con lui. Ad es­se­re de­scrit­ta non è solo la cop­pia, ma anche le per­so­ne che la cir­con­da­no: da una madre che giu­sti­fi­ca la si­tua­zio­ne fino a un fi­glio che vede tutto ma non dice nien­te.