Giuseppe Battiston e Antonio Padovan presentano a Cinemazero il giallo enologico “Finché c’è prosecc

Il re­gi­sta An­to­nio Pa­do­van e il pro­ta­go­ni­sta Giu­sep­pe Bat­ti­ston ar­ri­va­no a Ci­ne­ma­ze­ro gio­ve­dì 2 no­vem­bre alle 20.15 per pre­sen­ta­re il th­ril­ler eno­lo­gi­co “Fin­ché c’è pro­sec­co c’è spe­ran­za”, con buf­fet alle 19.00 al Nifty.
La sto­ria è quel­la di un biz­zo­so conte e pro­dut­to­re di vino, del suo sui­ci­dio e della mi­ste­rio­sa serie di morti che lo segue, ma so­prat­tut­to è la vi­cen­da umana e pro­fes­sio­na­le del­l’i­spet­to­re Stuc­ky (Bat­ti­ston) – ap­pe­na pro­mos­so, im­pac­cia­to ma pieno di ta­len­to – e del ter­ri­to­rio in cui il net­ta­re di­vi­no è pro­dot­to. Trat­ta dal ro­man­zo gial­lo di Ful­vio Ervas, la sce­neg­gia­tu­ra ha poi visto il coin­vol­gi­men­to di Marco Pet­te­nel­lo e, per nar­ra­re que­sto Nord-Est, il re­gi­sta non na­scon­de di aver vo­lu­to guar­da­re al ci­ne­ma di Carlo Maz­za­cu­ra­ti, come si nota già dalla scel­ta di in­ter­pre­ti e col­la­bo­ra­to­ri.
Co-pro­ta­go­ni­sti in­fat­ti sono gli stra­ni per­so­nag­gi che com­pon­go­no l’u­ma­ni­tà del fit­ti­zio pae­si­no del tre­vi­gia­no dove è am­bien­ta­ta la sto­ria, gra­zie a cui l’i­spet­to­re ini­zia ad ela­bo­ra­re le pro­prie fe­ri­te, cer­can­do di ri­por­ta­re or­di­ne e giu­sti­zia tanto in que­sta serie di omi­ci­di, quan­to nella sua vita.

Cen­tra­le il rap­por­to (per­du­to) con il ter­ri­to­rio, che sem­bra es­se­re la chia­ve di volta per ri­sol­ve­re il cri­mi­ne, ma anche cru­cia­le per il re­gi­sta, di Co­ne­glia­no, da anni però tra­pian­ta­to a New York, che spie­ga: «A causa del­l'in­ten­si­fi­car­si delle cul­tu­re e del­l'in­du­stria si è ar­ric­chi­to il ter­ri­to­rio nel­l'im­me­dia­to, ma lo si è anche sna­tu­ra­to in ma­nie­ra in­sen­sa­ta e pe­ri­co­lo­sa. Se vai a vi­si­ta­re le col­li­ne del pro­sec­co, ti ac­cor­gi che ci sono pro­dut­to­ri che hanno pian­ta­to le viti in ma­nie­ra in­sen­sa­ta, che cau­se­rà il crol­lo delle col­li­ne stes­se, e ti chie­di come ra­gio­ni que­sta gente, che pensa solo al pro­fit­to im­me­dia­to».

A Por­de­no­ne l’ap­pun­ta­men­to del 2 no­vem­bre ha visto il ge­ne­ro­so coin­vol­gi­men­to de L’as­so­cia­zio­ne Na­zio­na­le Le Donne del Vino che, in­sie­me alle donne pro­dut­tri­ci delle can­ti­ne For­chir, Mar­tel­loz­zo, Quin­ta della luna, San Si­mo­ne, Tom­ma­sel­la, Vigna Bel­ve­de­re e Zago, of­fri­ran­no a tutti i pos­ses­so­ri del bi­gliet­to del ci­ne­ma (pre­ven­di­ta at­ti­va sia alle casse che sul sito ci­ne­ma­ze­ro.it) un ca­li­ce di vino da de­gu­sta­re gra­tui­ta­men­te al Nifty dalle 19.00 in­sie­me al buf­fet, per poi pro­se­gui­re verso la pro­ie­zio­ne e in­con­tro con gli au­to­ri alle 20.15 a Ci­ne­ma­ze­ro.

A Por­de­no­ne l’ap­pun­ta­men­to del 2 no­vem­bre ha visto il ge­ne­ro­so coin­vol­gi­men­to de L’as­so­cia­zio­ne Na­zio­na­le Le Donne del Vino che, in­sie­me alle donne pro­dut­tri­ci delle can­ti­ne For­chir, Mar­tel­loz­zo, Quin­ta della luna, San Si­mo­ne, Tom­ma­sel­la, Vigna Bel­ve­de­re e Zago, of­fri­ran­no a tutti i pos­ses­so­ri del bi­gliet­to del ci­ne­ma (pre­ven­di­ta at­ti­va sia alle casse che sul sito ci­ne­ma­ze­ro.it) un ca­li­ce di vino da de­gu­sta­re gra­tui­ta­men­te al Nifty dalle 19.00 in­sie­me al buf­fet, per poi pro­se­gui­re verso la pro­ie­zio­ne e in­con­tro con gli au­to­ri alle 20.15 a Ci­ne­ma­ze­ro.