Martedì 5 dicembre Gli occhi dell’Africa si chiude con il Duo Baba Sissoko

Mar­te­dì 5 di­cem­bre alle 20.45 a Ci­ne­ma­ze­ro Gli occhi del­l'A­fri­ca – so­ste­nu­to dalla Re­gio­ne Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia e or­ga­niz­za­to da Ci­ne­ma­ze­ro, Ca­ri­tas dio­ce­sa­na e L’Al­tra­me­tà – si chiu­de in bel­lez­za, con l’ul­ti­mo film in omag­gio ad An­sa­no Gian­na­rel­li e il con­cer­to del Duo Baba Sis­so­ko & An­to­nel­lo Salis. Il film farà da per­fet­ta in­tro­du­zio­ne al sound che co­ro­ne­rà la se­ra­ta, e in­fat­ti la scel­ta è ca­du­ta su “To­ken­de! Il mio cuore è in Afri­ca” (Ita­lia 1966, 20’), in cui le te­sti­mo­nian­ze del grup­po mu­si­ca­le “The Folk­stu­dio Sin­gers”, com­po­sto da gio­va­ni neri, in­da­ga sui le­ga­mi idea­li, psi­co­lo­gi­ci, af­fet­ti­vi, sto­ri­ci e po­li­ti­ci tra i di­scen­den­ti degli schia­vi afri­ca­ni e la loro terra d’o­ri­gi­ne. Tra pen­sie­ri canti e poe­sie sullo scher­mo scor­ro­no anche le im­ma­gi­ni fo­to­gra­fi­che degli Stati Uniti e l’A­fri­ca con­tem­po­ra­nea. Segue un con­cer­to di rara forza emo­ti­va ed ener­gia, che vedrà sul palco Baba Sis­so­ko e An­to­nel­lo Salis, ossia un po­li­stru­men­ti­sta del Mali e un pia­ni­sta e fi­sar­mo­ni­ci­sta sardo, ca­pa­ci di crea­re un cor­to­cir­cui­to tra mu­si­ca afri­ca­na e jazz. Que­sti due mu­si­ci­sti – tra i più in­te­res­san­ti della scena jazz in­ter­na­zio­na­le – por­te­ran­no gli spet­ta­to­ri a im­mer­ger­si tra ritmi tra­di­zio­na­li afri­ca­ni e im­prov­vi­sa­zio­ne jazz, in uno spet­ta­co­lo pi­ro­tec­ni­co di gran­de im­pat­to e crea­ti­vi­tà.

Inol­tre, gra­zie a una col­la­bo­ra­zio­ne con il Cir­co­lo cul­tu­ra­le Con­tro­tem­po, i pos­ses­so­ri del bi­gliet­to di Spi­ri­tual Ga­la­xy (Il volo del jazz, 2 di­cem­bre, Sa­ci­le) po­tran­no sen­ti­re Baba Sis­so­ko e An­to­nel­lo Salis al prez­zo ri­dot­to, e tutti i pos­ses­so­ri della Ci­ne­ma­ze­ro­CARD avran­no di­rit­to alla ri­du­zio­ne sulla se­ra­ta del 2 di­cem­bre allo Zan­ca­na­ro!


Bi­gliet­ti di­spo­ni­bi­li in pre­ven­di­ta alle casse del ci­ne­ma e sul sito, clic­can­do qui