OMAGGIO A SHIRLEY CLARKE

Shir­ley Clar­ke (1919–1997) è stata una delle fi­gu­re pre­mi­nen­ti del ci­ne­ma in­di­pen­den­te ame­ri­ca­no, men­tre Maria Te­re­sa Sol­da­ni è una mu­si­ci­sta e vi­deo­ma­ker, con pro­get­ti a ca­val­lo tra arte, ci­ne­ma e mu­si­ca.

In que­sto ci­ne-con­cer­to che or­go­glio­sa­men­te Ci­ne­ma­ze­ro ospi­ta ve­ner­dì 2 marzo alle 20.45 l'ac­com­pa­gna­men­to della Sol­da­ni crea un tes­su­to so­no­ro nuovo per ri­por­ta­re sullo scher­mo due opere della re­gi­na del ci­ne­ma in­di­pen­den­te Shir­ley Clar­ke: Brus­sel Loops e Brid­ges-Go-Round. Que­st'ul­ti­mo verrà pre­sen­ta­to nella ver­sio­ne ori­gi­na­le con mu­si­che elet­tro­ni­che di Louis and Bebe Bar­ron.

Clar­ke fece scuo­la con The Con­nec­tion (1961) e Por­trait of Jason (1967), che le val­se­ro la stima di John Cas­sa­ve­tes e Ing­mar Berg­man. Con Ro­bert Frost: A Lo­ver’s Quar­rel with the World (1963) vinse l’O­scar al mi­glior do­cu­men­ta­rio. Il suo ul­ti­mo film, Or­net­te: Made in Ame­ri­ca (1985), è un ri­trat­to straor­di­na­rio del pio­nie­re del free jazz Or­net­te Co­le­man.

IN­GRES­SO In­te­ro 10 euro, ri­dot­ti, Ci­ne­ma­ze­ro­card, Cir­co­lo cul­tu­ra­le Con­tro­tem­po: 7,50 Euro

È pos­si­bi­le ac­qui­sta­re i bi­gliet­ti qui

BRUS­SELS LOOPS [1958, 46 min]

Com­mis­sio­na­ti dal Di­par­ti­men­to di Stato Ame­ri­ca­no in oc­ca­sio­ne del­l’EX­PO di Brus­sels del 1958, i Brus­sels Loops sono un’af­fa­sci­nan­te col­le­zio­ne di cor­to­me­trag­gi che ri­trag­go­no fram­men­ti del­l’A­me­ri­can Way of Life: merci, stra­de, case, città, de­ser­ti, grat­ta­cie­li… I film, pro­iet­ta­ti in loop nel Pa­di­glio­ne USA, fu­ro­no rea­liz­za­ti da Shir­ley Clar­ke e D.A. Pen­ne­ba­ker su in­vi­to del do­cu­men­ta­ri­sta Wil­lard Van Dyke. Privi di mu­si­che per esi­gen­ze di pro­du­zio­ne, ven­ne­ro al­lo­ra gi­ra­ti e mon­ta­ti dai re­gi­sti come pezzi “jazzy”. A ses­san­t’an­ni dalla loro prima ap­pa­ri­zio­ne, i Brus­sels Loops tor­na­no sui gran­di scher­mi ac­com­pa­gna­ti da mu­si­ca ori­gi­na­le dal vivo. Su una tex­tu­re di estrat­ti radio e TV, sin­te­tiz­za­to­ri cam­pio­na­ti e suoni in loop, Maria Te­re­sa Sol­da­ni ri­com­po­ne un im­ma­gi­na­rio reale e fin­zio­na­le degli anni ’50 negli Stati Uniti suo­nan­do con la chi­tar­ra elet­tri­ca se­mia­cu­sti­ca col­le­ga­ta alla pe­da­lie­ra di ef­fet­ti.

 

BRID­GES-GO-ROUND [1958, 4 min]
Gi­ra­ta ini­zial­men­te per EXPO 58, que­sta sug­ge­sti­va sin­fo­nia ur­ba­na di Shir­ley Clar­ke mo­stra i ponti di New York come un ca­le­doi­sco­pio di vi­vi­de im­ma­gi­ni astrat­te. La pel­li­co­la, og­get­to di re­cen­te re­stau­ro, fu pro­dot­ta in due ver­sio­ni: la prima con mu­si­che elet­tro­ni­che di Louis and Bebe Bar­ron, già au­to­ri della co­lon­na so­no­ra de Il pia­ne­ta proi­bi­to, un clas­si­co sci-fi di Fred M. Wil­cox; la se­con­da con mu­si­che jazz di Teo Ma­ce­ro, com­po­si­to­re e pro­dut­to­re di Miles Davis e Char­les Min­gus. Que­sta so­no­riz­za­zio­ne dei Brus­sels Loops, in­fram­mez­za­ta da Brid­ges-Go-Round, si ispi­ra al fi­lo­ne elet­tro­ni­co dei Bar­ron.

 

MARIA TE­RE­SA SOL­DA­NI
Mu­si­ci­sta e vi­deo­ma­ker, è au­tri­ce di co­lon­ne so­no­re, molte delle quali per i film di Da­nie­le Segre. Con il mo­ni­ker Ame­ri­can Splen­dor rea­liz­za pro­get­ti d’in­te­ra­zio­ne tra la mu­si­ca e le altre arti. At­tual­men­te è vi­deo­ma­ker/coor­di­na­tri­ce della web-tv del Cen­tro per l’Ar­te Con­tem­po­ra­nea “Luigi Pecci” di Prato.

 

In col­la­bo­ra­zio­ne con Film­fo­rum 2018 Udine/Go­ri­zia - Cir­co­lo cul­tu­ra­le Con­tro­tem­po

Pro­gram­ma e di­stri­bu­zio­ne a cura di Rea­ding Bloom e Mi­le­sto­ne Films