CinemaDivino 2018

Torna Ci­ne­ma­Di­vi­no a rin­fre­sca­re l'i­ni­zio del­l'e­sta­te con il buon Ci­ne­ma da gu­sta­re nelle mi­glio­ri can­ti­ne del ter­ri­to­rio!

 

Ecco tutto il pro­gram­ma:

 

Gio­ve­dì 21 giu­gno 2018

Azien­da Vigna Bel­ve­de­re di Eli­sa­bet­ta Ci­chel­le­ro Frac­ca

Via Bel­ve­de­re, 53, 33087 Pa­sia­no di Por­de­no­ne PN, lo­ca­li­tà Az­za­nel­lo

Per info e pre­no­ta­zio­ni:  An­drea Caine: 340 6098086 | an­drea.​caine@​vig​nabe​lved​ere.​it

In col­la­bo­ra­zio­ne con Mau­ri­zio Tof­fo­li, di Punto Pizza da Maury + LOGO PUNTO PIZ­ZA­DA­MAU­RY

Prez­zo spe­cia­le CENA+FILM 19€

 

Vini in de­gu­sta­zio­ne:

Pro­sec­co DOC Brut
Pro­sec­co DOC Extra Dry
Pro­sec­co NAJMA Mil­le­si­ma­to (ag­giun­ge­re im­ma­gi­ne bot­ti­glia)
 

L’a­zien­da agri­co­la Vigna Bel­ve­de­re, si trova a metà stra­da tra la la­gu­na di Ve­ne­zia e le Pre­al­pi Car­ni­che, nella Pro­vin­cia di Por­de­no­ne.

Oltre alla buona po­si­zio­ne geo­gra­fi­ca ed ai ter­re­ni fer­ti­li, l’a­zien­da gode di una lunga tra­di­zio­ne tra­man­da­ta di ge­ne­ra­zio­ne in ge­ne­ra­zio­ne da una fa­mi­glia di com­mer­cian­ti di le­gna­me e pro­prie­ta­ri ter­rie­ri, di ori­gi­ne ca­do­ri­na.  I ter­re­ni del­l’a­zien­da sono col­ti­va­ti in gran parte a se­mi­na­ti­vo, ma, dal 2000, la vi­ti­col­tu­ra ha preso nuovo slan­cio, gra­zie ad una com­ple­ta ri­strut­tu­ra­zio­ne dei vi­gne­ti che ora co­pro­no circa 20 et­ta­ri , con uve sia a bacca bian­ca che rossa, di cui 8 et­ta­ri sono  pian­ta­ti a Pro­sec­co (Glera).

Que­sta so­li­da real­tà e il buon equi­li­brio rag­giun­to dal vi­gne­to, hanno por­ta­to la pro­prie­tà a ri­pren­de­re la pro­du­zio­ne vi­ni­co­la, in­ter­rot­ta negli anni 80, con un PRO­SEC­CO DOC Extra Dry e un PRO­SEC­CO  DOC Brut di buona sa­pi­di­tà e aci­di­tà, di fre­schi pro­fu­mi e fine per­la­ge.

 

Fin­ché c'è pro­sec­co c'è spe­ran­za di An­to­nio Pa­do­van. Con Giu­sep­pe Bat­ti­ston, Teco Celio, Liz So­la­ri, Ro­ber­to Ci­tran. Or.: Ita­lia, 2017. Dur.: 101’

Cam­pa­gna ve­ne­ta, col­li­ne del Pro­sec­co. L'i­spet­to­re Stuc­ky è chia­ma­to a in­ve­sti­ga­re su un ap­pa­ren­te caso di sui­ci­dio: quel­lo del fa­col­to­so conte De­si­de­rio An­cil­lot­to, che si è tolto la vita con un gesto tea­tra­le e im­prov­vi­so. Stuc­ky, ap­pe­na pro­mos­so, tenta gof­fa­men­te di por­ta­re avan­ti le in­da­gi­ni, schiac­cia­to dal­l'i­ne­spe­rien­za e dal peso di in­gom­bran­ti que­stio­ni ir­ri­sol­te. Tra fi­la­ri e bol­li­ci­ne, il te­na­ce ispet­to­re si con­fron­ta con bot­tai, osti, con­fra­ter­ni­te di saggi be­vi­to­ri, rea­liz­zan­do che la chia­ve per ri­sol­ve­re il mi­ste­ro sta nella pe­cu­lia­re vi­sio­ne della vita che anima la zona. Un’in­tri­gan­te e coin­vol­gen­te in­da­gi­ne che esal­ta l’ir­re­si­sti­bi­le sim­pa­tia di Bat­ti­ston.

 

Gio­ve­dì 28  giu­gno 2018

Cà Mu­li­ner – Ri­sto­ran­te, eno­te­ca

Borgo Colle,  22 - 33082 Az­za­no De­ci­mo PN

Per info e pre­no­ta­zio­ni: Tel.: 0434/640124 - info@​camuliner.​com

Prez­zo spe­cia­le CENA+FILM 19€

 

Ca’ Mu­li­ner si trova ad Az­za­no De­ci­mo (pro­vin­cia di Por­de­no­ne), in uno spa­zio im­mer­so nel verde.

La no­stra strut­tu­ra ri­cet­ti­va è sorta a se­gui­to del re­stau­ro di un vec­chio ca­sa­le di fa­mi­glia, ed at­tual­men­te è com­po­sta da Ri­sto­ran­te, Al­ber­go ed Eno­te­ca - oltre che da un an­ti­co mu­li­no ad acqua re­stau­ra­to e fun­zio­nan­te a scopi di­dat­ti­ci.

Pro­prio gra­zie alla sua mol­te­pli­ci­tà di pro­po­ste, Ca’ Mu­li­ner è adat­ta per ogni oc­ca­sio­ne: per co­lo­ro che de­si­de­ra­no ri­po­sa­re dopo un viag­gio di la­vo­ro o di pia­ce­re; per un ape­ri­ti­vo ve­lo­ce o una cena in com­pa­gnia; per un fe­steg­gia­men­to del pro­prio even­to (Com­plean­no, Ma­tri­mo­nio, Bat­te­si­mo, Co­mu­nio­ne, Cre­si­ma). Il tutto, in un am­bien­te ri­las­san­te e sug­ge­sti­vo, gra­zie al­l’am­pio parco verde che lo cir­con­da e al fiume Sile che scor­re in mezzo agli edi­fi­ci.

Inol­tre, siamo a di­spo­si­zio­ne di co­lo­ro che de­si­de­ras­se­ro vi­si­ta­re il no­stro gio­iel­lo più pre­zio­so: il mu­li­no ad acqua, con la sua sto­ria plu­ri­cen­te­na­ria e il fa­sci­no di un luogo dove si svol­ge­va un me­stie­re ora­mai scom­par­so.

 

Il film

Rac­con­to d'au­tun­no di Eric Roh­mer. Con Bea­tri­ce Ro­mand, Marie Ri­viè­re, Alain Li­bolt. Com­me­dia. Fran­cia, 1998. 111 min.

Ma­ga­li è una vi­ti­cul­tri­ce di 45 anni che si sente sola, fin­ché un gior­no una delle sue ami­che, Isa­bel­le, le cerca, a sua in­sa­pu­ta, un ma­ri­to, met­ten­do un an­nun­cio su un gior­na­le. Nel frat­tem­po Ro­si­ne, la fi­dan­za­ta di suo fi­glio, le or­ga­niz­za un in­con­tro con il suo pro­fes­so­re di fi­lo­so­fia. I pro­ta­go­ni­sti del film, sotto la ci­ni­ca ma­sche­ra del­l’e­tà ma­tu­ra (in que­sto senso l’au­tun­no del ti­to­lo è me­ta­fo­ri­co) af­fron­ta­no con gran­de iro­nia i temi più cari al re­gi­sta: l’a­mi­ci­zia, l’a­mo­re, la ca­sua­li­tà, il ti­mo­re di espor­re i pro­pri sen­ti­men­ti, con dia­lo­ghi sem­pli­ci ma ric­chi di si­gni­fi­ca­to, il tutto ma­gi­ca­men­te av­vol­to da una ras­si­cu­ran­te leg­ge­rez­za di vi­ve­re.  

In oc­ca­sio­ne del 30mo com­plean­no del­l’As­so­cia­zio­ne Na­zio­na­le Le Donne del Vino de­di­ca­to al Ci­ne­ma verrà pro­po­sta una de­gu­sta­zio­ne dei mi­glio­ri vini pro­ve­nien­ti dalle Azien­de as­so­cia­te di tutta Ita­lia. Un’oc­ca­sio­ne unica per un gu­sto­so viag­gio tra le ec­cel­len­ze eno­lo­gi­che na­zio­na­li se­le­zio­na­te dalle DDV del FVG.

 

Gio­ve­dì 5 lu­glio 2017

I Ma­gre­di di Mi­che­lan­ge­lo Tom­bac­co

Via del Sole 15, San Gior­gio della Ri­chin­vel­da (Fraz. Do­ma­nins)

Per info e pre­no­ta­zio­ni: info@​imagredi.​com | 0427.94720

Prez­zo spe­cia­le CENA+FILM 19€

 

Vini in de­gu­sta­zio­ne:

Ape­ri­ti­vo: Pro­sec­co Doc Ca’ Li­set­ta Extra Dry

Friu­la­no – I Ma­gre­di

Mer­lot – I Ma­gre­di

 

I Ma­gre­di, fon­da­ta nel 1968 da Otel­lo Tom­bac­co, è oggi una real­tà al­l’a­van­guar­dia gui­da­ta con pas­sio­ne dal fi­glio Mi­che­lan­ge­lo e dalla sua fa­mi­glia. L’a­zien­da vi­ti­vi­ni­co­la è si­tua­ta nel cuore delle Grave del Friu­li ed il nome de­scri­ve per­fet­ta­men­te la na­tu­ra dei ter­re­ni di que­st’a­rea; per­mea­bi­li e ric­chi di ghia­ie e sassi. La ma­grez­za del suolo re­ga­la ai vini fre­schez­za, equi­li­brio e com­ples­si­tà aro­ma­ti­ca – ca­rat­te­ri­sti­che che li con­trad­di­stin­guo­no e li hanno pre­mia­ti in nu­me­ro­si con­te­sti in­ter­na­zio­na­li. Qua­li­tà, ri­cer­ca, pas­sio­ne, ri­spet­to della sto­ria e del ter­ri­to­rio con aper­tu­ra verso il fu­tu­ro: que­sti sono i prin­ci­pi della fi­lo­so­fia de I Ma­gre­di ed espres­sio­ni dei suoi vini.

Il film

Non spo­sa­te le mie fi­glie di Phi­lip­pe de Chau­ve­ron.

(Tit. Or.: Qu'e­st ce-qu'on a fait au bon Dieu?)  Con Chri­stian Cla­vier, Chan­tal Lauby, Ary Abit­tan. Or.: Fran­cia, 2014. Dur.: 97’

Clau­de e Marie Ver­neuil sono una cop­pia bor­ghe­se, cat­to­li­ca e gol­li­sta. Ge­ni­to­ri di quat­tro fi­glie, tre delle quali co­niu­ga­te ri­spet­ti­va­men­te con un ebreo, un arabo e un asia­ti­co, vi­vo­no nella loro bella pro­prie­tà in pro­vin­cia e pre­ga­no dio di ma­ri­ta­re la quar­ta con un cri­stia­no. La loro pre­ghie­ra viene esau­di­ta. Eu­fo­ri­ci al­l'i­dea di ce­le­bra­re fi­nal­men­te un ma­tri­mo­nio cat­to­li­co, igno­ra­no che Char­les, il fu­tu­ro ma­ri­to della fi­glia mi­no­re, ha ori­gi­ni ivo­ria­ne ed è ex mi­li­ta­re in­tol­le­ran­te e in­sof­fe­ren­te alla co­lo­niz­za­zio­ne eu­ro­pea del­l'A­fri­ca. Esi­la­ran­te com­me­dia fran­ce­se, cam­pio­ne d’in­cas­si e cri­ti­ca, che gioca sul­l'i­den­ti­tà, la dif­fe­ren­za, la re­li­gio­ne.. pas­san­do per l’a­mo­re.

 

Gio­ve­dì 12 lu­glio 2017

Azien­da Agri­co­la Vi­stor­ta Bran­di­no Bran­do­li­ni D'Ad­da

Stra­da Vi­stor­ta 83, 33077 Sa­ci­le PN

Per info e pre­no­ta­zio­ni: ales­san­dra@​vistorta.​it | 0434-71135

Prez­zo spe­cia­le CENA+FILM 22€

 

Vini in de­gu­sta­zio­ne

Tra­mi­ner Aro­ma­ti­co DOC FRIU­LI GRAVE

Sau­vi­gnon DOC FRIU­LI GRAVE

Trean­ni bio­lo­g­i­co IGT VE­NE­ZIA GIU­LIA

 

"Ven­tu­ra” si­gni­fi­ca “de­sti­no” ed è una pa­ro­la ri­cor­ren­te nella sto­ria della fa­mi­glia Bran­do­li­ni. È la sto­ria di un uomo e della sua gran­de pas­sio­ne per il luogo che lo ha visto na­sce­re e cre­sce­re e dove ri­tor­na dopo un lungo pe­rio­do di studi al­l’e­ste­ro, con un obiet­ti­vo pre­ci­so, col­ti­va­re la sua pas­sio­ne per la terra.
Ter­re­ni ar­gil­lo­si ed esta­ti calde e ven­ti­la­te pos­so­no re­ga­la­re rossi di gran­de va­lo­re: due co­stan­ti, a cui si ag­giun­ge una scel­ta co­rag­gio­sa - presa in­sie­me al­l’e­no­lo­go Geor­ge Pauli -, quel­la di pun­ta­re tutto sul vi­ti­gno Mer­lot.  In pochi anni, ar­ri­va­no gran­di ri­sul­ta­ti, san­ci­ti da pre­sti­gio­si ri­co­no­sci­men­ti.
Con gli anni 80 ini­zia la mi­nu­zio­sa cura e sal­va­guar­dia delle cen­te­na­rie viti di Mer­lot di Vi­stor­ta e la crea­zio­ne di nuovi vi­gne­ti a con­du­zio­ne bio­lo­g­i­ca, che oggi pro­du­co­no un frut­to raf­fi­na­to e dalle ca­rat­te­ri­sti­che uni­che che, con l’au­si­lio di sem­pli­ci ed es­sen­zia­li im­pian­ti di vi­ni­fi­ca­zio­ne, esal­ta quel­lo che la na­tu­ra ha sa­pien­te­men­te co­strui­to nel vi­gne­to. Il ri­sul­ta­to è un vino ele­gan­te, pia­ce­vo­le e lon­ge­vo."

Nel corso della se­ra­ta è pre­vi­sta una vi­si­ta gui­da­ta gra­tui­ta al Parco della Villa che, nei suoi oltre sette et­ta­ri, ospi­ta in­nu­me­re­vo­li pian­te, al­cu­ne molto rare, in parte ri­sa­len­ti al­l’Ot­to­cen­to, in parte pian­ta­ti dal gran­de pae­sag­gi­sta in­gle­se Rus­sell Page che fu chia­ma­to, nel 1965 dal conte Bran­do a ri­di­se­gna­re il Parco.

 

Il film

C'est la vie. Pren­di­la come viene di Eric To­le­da­no, Oli­vier Na­ka­che

(Tit. Or.: Le sens de la fête). Con Jean-Pier­re Bacri, Gil­les Lel­lou­che, Eye Hai­da­ra. Or.: Fran­cia, 2017. Dur.: 117’

Max è un wed­ding plan­ner na­vi­ga­to e lo­go­ra­to alla vi­gi­lia di un ma­tri­mo­nio. L'ul­ti­ma cor­vée è un ri­ce­vi­men­to di nozze nel parco di un ca­stel­lo del XVII se­co­lo con sposa vaga, sposo pre­ten­zio­so, com­men­sa­li bor­ghe­si e un'é­qui­pe tanto fe­de­le quan­to in­com­pe­ten­te. In­sie­me con­tri­bui­ran­no a for­ma­re una bri­ga­ta mul­tiet­ni­ca oc­cu­pa­ta, con scar­si ri­sul­ta­ti, a ren­de­re in­di­men­ti­ca­bi­le il gior­no più bello di Pier­re ed Hé­lé­na. Nien­te ov­via­men­te andrà come pre­vi­sto e quel­li che do­ve­va­no sor­ve­glia­re la riu­sci­ta del­l'e­ven­to fi­ni­ran­no loro mal­gra­do per boi­cot­tar­lo. Dalla cop­pia di re­gi­sti di Quasi amici, una di­ver­ten­te com­me­dia co­ra­le, tra­vol­gen­te ed esplo­si­va, dal sog­get­to con­ven­zio­na­le ma dal punto di vista as­so­lu­ta­men­te ori­gi­na­le.

 

Gio­ve­dì 19 lu­glio 2017

Te­nu­te To­ma­sel­la

Via Ri­go­le, 103 - 31040 Man­suè TV | (sul na­vi­ga­to­re sa­tel­li­ta­re in­di­ca­re via Cal­bas­sa a Por­to­buf­fo­lè)

Per info e pre­no­ta­zio­ni:  can­ti­na@​tomasella.​it  -  0422 850043

Prez­zo spe­cia­le CENA+FILM 19€

 

Vini in de­gu­sta­zio­ne:

Ri­go­le Brut: Pinot Bian­co spu­man­tiz­za­to con me­to­do char­mat lungo (nuova bot­ti­glia);

Ri­go­le Bian­co: Pinot Bian­co 90% e Friu­la­no 10%

Ri­go­le Rosso: Mer­lot 85% e Re­fo­sco dal P.R. 15%

 

To­ma­sel­la è un’a­zien­da agri­co­la si­tua­ta al con­fi­ne tra il Friu­li ed il Ve­ne­to, tra la doc delle Grave del Friu­li e la doc del Piave ed è la con­ta­mi­na­zio­ne di due aree di­ver­se sia per ca­rat­te­ri­sti­che geo­gra­fi­che che per cul­tu­ra e tra­di­zio­ni, che ci sti­mo­la da sem­pre a co­glie­re il me­glio da en­tram­be le aree nelle ri­cer­ca con­ti­nua di quei det­ta­gli che por­ta­no un vino ad es­se­re non solo cor­ret­to ma emo­zio­nan­te.

Pas­sio­ne, det­ta­gli, de­li­ca­tez­za, gen­ti­lez­za, cura e ri­cer­ca con­ti­nua sono in­gre­dien­ti in­di­spen­sa­bi­li non solo per col­ti­va­re l’uva ma anche per la sua la­vo­ra­zio­ne: la pres­sa­tu­ra sof­fi­ce, la vi­ni­fi­ca­zio­ne termo con­trol­la­ta, la lunga per­ma­nen­za su lie­vi­ti fini, l’u­ti­liz­zo mi­ni­mo di sol­fi­ti, sono al­cu­ni dei pro­ces­si che in To­ma­sel­la ven­go­no ese­gui­ti con gran­de de­li­ca­tez­za da oltre 45 anni alla ri­cer­ca del con­nu­bio per­fet­to tra tra­di­zio­ne ed in­no­va­zio­ne.

 

Il film

E se an­das­si­mo a vi­ve­re tutti in­sie­me di Sté­pha­ne Ro­be­lin

Jean, Annie, Al­bert, Jean­ne e Clau­de sono amici da quat­tro de­cen­ni. Due cop­pie e un sin­gle im­pe­ni­ten­te, tutti ul­tra­set­tan­ten­ni, alle prese con le ma­lat­tie della vec­chia­ia. Tutti si­len­zio­sa­men­te oc­cu­pa­ti a cer­ca­re una so­lu­zio­ne fi­na­le per se stes­si o l’a­ma­to, per non pe­sa­re sui figli ma nem­me­no ras­se­gna­ti a fi­ni­re in una casa di ri­po­so  senza pri­va­cy e senza iden­ti­tà. L’i­dea di an­da­re a vi­ve­re tutti in­sie­me nasce quasi per scher­zo, a ta­vo­la, ma si tra­sfor­ma in fret­ta nella so­lu­zio­ne mi­glio­re per tutti. Spe­cie per­ché con loro si tra­sfe­ri­sce anche un baldo stu­den­te de­si­de­ro­so di ana­liz­za­re con­di­zio­ne degli an­zia­ni in Eu­ro­pa. Un’e­si­la­ran­te com­me­dia che af­fron­ta con rea­li­smo e leg­ge­rez­za una con­di­zio­ne an­tro­po­lo­gi­ca tutta con­tem­po­ra­nea.

 

Per info e pre­no­ta­zio­ni: fv­g­ci­ne­ma­di­vi­no@​gmail.​com