Escher - viaggio nell'infinito

ESHER - VIAG­GIO NEL­L'IN­FI­NI­TO

Un viag­gio nel­l'o­ni­ri­co e af­fa­sci­nan­te mondo del­l'ar­ti­sta gra­fi­co Mau­ri­ts Cor­ne­lis Escher

 

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Escher - Viag­gio nel­l'in­fi­ni­to, film di­ret­to da Robin Lutz, è un do­cu­men­ta­rio sulla vita e l'ar­te del­l'in­ci­so­re e gra­fi­co olan­de­se Mau­ri­ts Cor­ne­lis Escher, ma in par­ti­co­la­re sul suo rap­por­to con l'in­fi­ni­to, tema cen­tra­le di mol­tis­si­me sue opere. Tra co­stru­zio­ni geo­me­tri­ca­men­te im­pos­si­bi­li, squi­li­bri del piano e mu­ta­zio­ni dello spa­zio, spic­ca l'e­splo­ra­zio­ne del­l'in­fi­ni­to, che per l'ar­ti­sta rap­pre­sen­ta un vero e pro­prio viag­gio.
Af­fa­sci­na­to dal vuoto co­smi­co che si cela al di là delle stel­le, dove non esi­ste il con­cet­to di spa­zio, Escher prova a co­glie­re le di­ver­se di­men­sio­ni del­l'in­fi­ni­to. E lo fa con com­po­si­zio­ni dai mo­ti­vi ri­pe­ti­ti­vi, che con­ver­go­no verso un cen­tro, ri­du­cen­do­si o espan­den­do­si al­l'in­fi­ni­to. Anche i cer­chi con­cen­tri­ci sono d'a­iu­to al­l'in­ci­so­re per espri­me­re que­sto con­cet­to che tanto gli è caro e che lo per­se­gui­ta. Sono cer­chi in cui la di­stan­za tra l'uno e l'al­tro di­mi­nui­sce fino a for­ma­re una spi­ra­le lo­ga­rit­mi­ca; no­no­stan­te Escher non fosse a co­no­scen­za di que­sta no­zio­ne ma­te­ma­ti­ca, ne è stato ugual­men­te at­trat­to per l'i­dea di vor­ti­ce in­fi­ni­to che essa espri­me.
Un uomo che ha reso la de­fi­ni­zio­ne di uni­ver­so in­fi­ni­to nella sua opera, riu­scen­do a rap­pre­sen­tar­lo in una co­stru­zio­ne che cat­tu­ra l'oc­chio umano e lo tra­spor­ta in un viag­gio oni­ri­co. Un uomo ge­nia­le, un ar­ti­sta (dell')in­fi­ni­to.