Chi ha paura del cinema?

È tra­scor­sa quasi una set­ti­ma­na da quan­do, gio­ve­dì 11 giu­gno, Ci­ne­ma­ze­ro ha ri­pre­so la sua nor­ma­le pro­gram­ma­zio­ne.

Dopo più di tre mesi di bloc­co delle at­ti­vi­tà, Sa­la­Gran­de e Sa­la­To­tò si sono ac­ce­se per ri­tor­na­re a pro­por­re ci­ne­ma d'au­to­re al pub­bli­co che, con­sa­pe­vo­le della pro­po­sta di qua­li­tà del­l’as­so­cia­zio­ne e ras­si­cu­ra­to dalle mi­su­re messe in campo per ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za, non ha man­ca­to di far sen­ti­re il suo af­fet­to (e la sua pre­sen­za!) in sala.

Un ri­tor­no alla nor­ma­li­tà, o me­glio, una nuova nor­ma­li­tà che ha con­fer­ma­to, an­co­ra una volta l’im­por­tan­za di Ci­ne­ma­ze­ro come polo cul­tu­ra­le della città, tra com­pe­ten­za e pro­fes­sio­na­li­tà.

Que­sto par­ti­co­la­re mo­men­to che stia­mo vi­ven­do, in­fat­ti, ha visto Ci­ne­ma­ze­ro er­ger­si come mo­del­lo di si­cu­rez­za da se­gui­re, esem­pio vir­tuo­so da imi­ta­re a li­vel­lo na­zio­na­le, tanto che molti ci­ne­ma in Ita­lia stan­no con­tat­tan­do l’As­so­cia­zio­ne per ade­guar­si e con­for­mar­si al mo­del­lo por­de­no­ne­se.

Ci­ne­ma­ze­ro, in­fat­ti, è stato il primo ci­ne­ma in re­gio­ne a sti­la­re un pro­to­col­lo di si­cu­rez­za che ha per­mes­so di poter apri­re le pro­prie sale con ben 4 gior­ni di an­ti­ci­po ri­spet­to al­l’a­per­tu­ra na­zio­na­le, gra­zie anche al­l’or­di­nan­za ema­na­ta dal pre­si­den­te della re­gio­ne Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia Mas­si­mi­lia­no Fe­dri­ga.

Nu­me­ro­se le at­ten­zio­ni, volte a ga­ran­ti­re una vi­sio­ne in piena si­cu­rez­za, molto ap­prez­za­te dal pub­bli­co che in que­sti primi gior­ni di aper­tu­ra si è ri­ver­sa­to in sala, su­pe­ran­do ad­di­rit­tu­ra le aspet­ta­ti­ve ini­zia­li, a con­fer­ma del forte le­ga­me tra Ci­ne­ma­ze­ro e suoi spet­ta­to­ri e di quan­to, in que­sti mesi di “buio in sala”, sia man­ca­ta una pro­po­sta ci­ne­ma­to­gra­fi­ca di qua­li­tà.

Seb­be­ne le sale siano state ri­di­men­sio­na­te in ca­pien­za per ga­ran­ti­re il di­stan­zia­men­to so­cia­le, in que­sta prima set­ti­ma­na si è re­gi­stra­to un’af­fluen­za po­si­ti­va e in con­ti­nua cre­sci­ta, così come in au­men­to sono gli uten­ti della me­dia­te­ca di Ci­ne­ma­ze­ro, a Pa­laz­zo Ba­di­ni, che ha ria­per­to i suoi ser­vi­zi da più di un mese.

Un gra­dua­le ri­tor­no alla magia del ci­ne­ma, quin­di, che pre­mia le scel­te messe in campo dal­l’as­so­cia­zio­ne per of­fri­re al ter­ri­to­rio il me­glio del ci­ne­ma di qua­li­tà.

Dopo le piat­ta­for­me strea­ming Ades­so­Ci­ne­ma! e #io­re­stoin­sa­la, che con­ti­nua­no a es­se­re at­ti­ve, ora Sa­la­Gran­de e Sa­la­To­tò pro­por­ran­no ogni gio­ve­dì una nuova e in­te­res­san­te pro­gram­ma­zio­ne. Da do­ma­ni ar­ri­va sul gran­de scher­mo Fa­vo­lac­ce dei fra­tel­li D’In­no­cen­zo, Orso d’Ar­gen­to alla 70e­si­ma Ber­li­na­le, una fiaba nera dalle tinte cupe, in cui i pro­ta­go­ni­sti sono dei bam­bi­ni della pe­ri­fe­ria ro­ma­na. In pro­gram­ma­zio­ne anche per que­sta set­ti­ma­na, visto il suc­ces­so in sala, I Mi­se­ra­bi­li di Ladj Ly, pre­mio della giu­ria a Can­nes, Dopo il Ma­tri­mo­nio, e Marie Curie, bio­pic su una delle più gran­di scien­zia­te della no­stra sto­ria.

 

 

Per tutte le in­for­ma­zio­ni re­la­ti­ve alla pro­gram­ma­zio­ne e per ac­qui­sta­re il pro­prio bi­gliet­to on­li­ne vi­si­ta­re il sito: www.​cinemazero.​it