Chiusura

È con­fer­ma­to: i ci­ne­ma de­vo­no chiu­de­re.
Se n'è di­scus­so ma alle fine non c’è stata al­ter­na­ti­va.
Per­ché? Con quali mo­ti­va­zio­ni? Su quali basi?
I nu­me­ri di­mo­stra­no che i ci­ne­ma sono i luo­ghi di cul­tu­ra più si­cu­ri, non c'è par­ti­co­la­re ri­schio di con­trar­re il virus. Dal gior­no in cui i ci­ne­ma hanno ria­per­to ad oggi c'è stato solo un caso - UNO- a li­vel­lo na­zio­na­le.
Basta en­trar­ci in un ci­ne­ma, dove si sta sem­pre con la ma­sche­ri­na, in lo­ca­li igie­niz­za­ti, pra­ti­ca­men­te senza par­la­re, dopo es­ser­si fatti mi­su­ra­re la tem­pe­ra­tu­ra e aver la­scia­to i dati per il trac­cia­men­to, per ca­pi­re che i ci­ne­ma sono un pre­si­dio si­cu­ro.

Come sem­pre ri­spet­te­re­mo le le no­stre sale ri­mar­ran­no chiu­se fino al 24 no­vem­bre. Le luci si spe­gne­ran­no e gli scher­mi ta­ce­ran­no.

 

Ma la cul­tu­ra non si ferma e Ci­ne­ma­ze­ro si sta già ado­pe­ran­do per con­ti­nua­re a stare vi­ci­no al suo pub­bli­co.

Ci stia­mo im­pe­gnan­do per con­ti­nua­re a ga­ran­ti­re al­cu­ni im­por­tan­ti ser­vi­zi che con pro­fes­sio­na­li­tà Ci­ne­ma­ze­ro ormai da anni mette a di­spo­si­zio­ne della co­mu­ni­tà.

Per­chè Ci­ne­ma­ze­ro non è solo una sala Ci­ne­ma­to­gra­fi­ca, è molto di più, e non smet­te­rà di far sen­ti­re la sua voce!