Le Voci 2020

Si è con­clu­sa do­me­ni­ca 15 no­vem­bre la XIII edi­zio­ne del Por­de­no­ne Docs Fest – Le Voci del­l’In­chie­sta, il fe­sti­val di Ci­ne­ma­ze­ro che per la prima volta in 13 anni si è svol­to com­ple­ta­men­te on­li­ne sulla piat­ta­for­ma www.​ade​ssoc​inem​a.​it.
 
Un espe­ri­men­to che ha il sa­po­re del suc­ces­so: più di 300 per­so­ne col­le­ga­te in di­ret­ta sulle pa­gi­ne so­cial del fe­sti­val alla Ce­ri­mo­nia d’a­per­tu­ra con la con­se­gna del pre­mio Il Co­rag­gio delle Im­ma­gi­ni al con­dut­to­re della tra­smis­sio­ne Re­port Sig­fri­do Ran­nuc­ci; più di 2000 vi­sio­ni dei do­cu­men­ta­ri sulla piat­ta­for­ma on de­mand Ades­so­ci­ne­ma e oltre 700.000 di in­te­ra­zio­ni – par­te­ci­pi ed en­tu­sia­sti­che - sul web.
 
Un ri­co­no­sci­men­to im­por­tan­te della qua­li­tà della pro­po­sta che per la prima volta varca sul web i con­fi­ni re­gio­na­li, vin­co­la­ti alla “fi­si­ci­tà” della sala: gli spet­ta­to­ri di que­sta edi­zio­ne pro­ve­ni­va­no da tutta Ita­lia: dal Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia, fino alla Si­ci­lia, con pic­chi in Lom­bar­dia ed Emi­lia Ro­ma­gna.
 
“Siamo par­ti­co­lar­men­te con­ten­ti del ri­sul­ta­to di que­sta edi­zio­ne” com­men­ta Ric­car­do Co­stan­ti­ni, coor­di­na­to­re del fe­sti­val, e ag­giun­ge: “A marzo col pro­gram­ma pron­to per an­da­re in stam­pa ab­bia­mo do­vu­to chiu­de­re le sale e ri­man­da­re a ot­to­bre. Ora, a due set­ti­ma­ne dal fe­sti­val ci siamo visti co­stret­ti a tra­sfe­ri­re tutto il pro­gram­ma on­li­ne. No­no­stan­te la ra­pi­di­tà dello sfor­zo, la vi­si­bi­li­tà na­zio­na­le è stata no­te­vo­le. Tra­sfe­rir­lo su una piat­ta­for­ma ci ha per­mes­so di rag­giun­ge­re pub­bli­ci di­ver­si e lon­ta­ni. Però dob­bia­mo es­se­re one­sti: il ci­ne­ma è un’al­tra cosa. La qua­li­tà è data dal gran­de scher­mo e per i con­te­nu­ti “im­pe­gna­ti” del fe­sti­val è ne­ces­sa­ria so­cia­li­tà reale. Ci­ne­ma­ze­ro è so­prat­tut­to il suo pub­bli­co, che sa ri­co­no­sce­re il va­lo­re dei film. Ab­bia­mo scel­to ap­po­si­ta­men­te una piat­ta­for­ma che con­sen­ta di fare un la­vo­ro si­mi­le a quel­lo ci­ne­ma­to­gra­fi­co che fac­cia­mo di so­li­to. Il la­vo­ro cul­tu­ra­le non va poi sven­du­to, è una que­stio­ne anche di edu­ca­zio­ne al con­su­mo. Non si trat­ta di nu­me­ri di vi­sua­liz­za­zio­ni, per molti fa­ci­li da “gon­fia­re”, ma di modi di uso e ri­sul­ta­ti di ri­ca­du­ta. I film che pre­sen­tia­mo ar­ri­va­no da tutto il pia­ne­ta al fe­sti­val dopo un im­ma­ne la­vo­ro di se­le­zio­ne. Solo le gran­di piat­ta­for­me pos­so­no ga­ran­ti­re tanti con­te­nu­ti – spes­so di scar­sa qua­li­tà – a prez­zi ri­dot­ti...e senza dare dati di pub­bli­co. Noi non ab­bia­mo ti­mo­re a darli e non siamo in com­pe­ti­zio­ne con esse. Of­fri­re cul­tu­ra on-li­ne ha molti li­mi­ti, c'è ne­ces­si­tà che il si­ste­ma cul­tu­ra­le ri­flet­ta su dati e ri­sul­ta­ti, senza voler in­se­gui­re solo i gran­di nu­me­ri, e sulla scel­ta di of­fri­re di tutto gra­tis o de­prez­zan­do­lo in forma vir­tua­le.”
 
Por­de­no­ne Docs fest non sa­reb­be stato pos­si­bi­le gra­zie al so­ste­gno dei nu­me­ro­si spon­sor che alla no­ti­zia del ri­di­men­sio­na­men­to del fe­sti­val su piat­ta­for­ma on­li­ne hanno vo­lu­to far sen­ti­re la loro vi­ci­nan­za a ri­con­fer­ma che il fe­sti­val è in­ner­va­to nel pro­prio ter­ri­to­rio, co­struen­do una fitta rete di le­ga­mi con le più im­por­tan­ti real­tà del ter­ri­to­rio.
 
Anche per que­sta edi­zio­ne la ker­mes­se di Ci­ne­ma­ze­ro ha van­ta­to il so­ste­gno della re­gio­ne Au­to­no­ma Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia, del Co­mu­ne di Por­de­no­ne – As­ses­so­ra­to alla Cul­tu­ra, della Fon­da­zio­ne Friu­li, di Cré­dit Agri­co­le Friu­la­dria, di Coop Al­lean­za 3.0, di Ar­pa­F­VG -  La­bo­ra­to­rio Re­gio­na­le di Edu­ca­zio­ne Am­bien­ta­le, Eu­ro­pa Ci­ne­mas e il Mi­ni­ste­ro per i beni e le at­ti­vi­tà cul­tu­ra­li, senza di­men­ti­ca­re il  so­ste­gno del­l’As­so­cia­zio­ne Il Ca­pi­tel­lo, del­l’Or­di­ne Na­zio­na­le dei Gior­na­li­sti, l’or­di­ne dei Gior­na­li­sti del Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia e del Cir­co­lo della Stam­pa di Por­de­no­ne per la con­se­gna del pre­mio Il Co­rag­gio delle Im­ma­gi­ni a Sig­fri­do Ra­nuc­ci.
 
 
"Con il fe­sti­val pro­po­sto in piat­ta­for­ma ab­bia­mo rag­giun­to un pub­bli­co molto più vasto, con­so­li­dan­do l'af­fer­ma­zio­ne na­zio­na­le della ma­ni­fe­sta­zio­ne.” Ag­giun­ge Gio­van­ni Les­sio, pre­si­den­te di Ci­ne­ma­ze­ro "Ricco di con­te­nu­ti, di con­tat­ti e di ap­pro­fon­di­men­ti, que­sta edi­zio­ne ci in­co­rag­gia a pen­sa­re di ar­ti­co­la­re ancor di più que­sta ini­zia­ti­va anche con pro­get­ti di spin off della stes­sa. Non basta più solo l'ap­pun­ta­men­to tra­di­zio­na­le fe­sti­va­lie­ro, che deve pe­ral­tro re­sta­re il mo­men­to di sin­te­si si­gni­fi­ca­ti­vo di un la­vo­ro molto ac­cu­ra­to, ma la pro­po­sta cul­tu­ra­le deve po­ter­si spal­ma­re su tutto l'an­no tro­van­do col­la­bo­ra­zio­ni pre­sti­gio­se e il so­ste­gno del mondo uni­ver­si­ta­rio. Stia­mo la­vo­ran­do pro­prio su que­sto e ab­bia­mo già delle in­te­res­san­ti pro­po­ste per con­so­li­da­re e pro­muo­ve­re viep­più que­sta espe­rien­za."  
 
 
Anche se in di­ret­ta strea­ming non è man­ca­ta nean­che que­st’an­no la ce­ri­mo­nia di chiu­su­ra con la con­se­gna dei premi ai do­cu­men­ta­ri in con­cor­so.
Va­le­rio Ma­stan­drea, Ana­sta­sia Plaz­zot­ta, di­stri­bu­tri­ce ci­ne­ma­to­gra­fi­ca e il cri­ti­co e re­gi­sta Mario Sesti hanno con­se­gna­to il Gran Pre­mio della Giu­ria al film ci­ne­se Our Time Ma­chi­ne dei re­gi­sti Yang Sun, S. Leo Chiang e Shuang Liang.

“Il do­cu­men­ta­rio” spie­ga Mario Sesti “rac­con­ta una sto­ria sco­no­sciu­ta, ri­ve­lan­do ar­ti­sti ec­ce­zio­na­li.” “Il film che ha vinto” ag­giun­ge l’at­to­re e re­gi­sta Ma­stan­drea “mi ha emo­zio­na­to enor­me­men­te.  Molto spes­so – e lo dico da uomo che fa que­sto me­stie­re - ci di­men­ti­chia­mo anche noi che il va­lo­re del ci­ne­ma e del­l'ar­te in ge­ne­ra­le è quel­lo di emo­zio­na­re. E che at­tra­ver­so le emo­zio­ni si ar­ri­va dap­per­tut­to, den­tro se stes­si, in mezzo agli altri.”
La giu­ria ha vo­lu­to anche as­se­gna­re anche una men­zio­ne spe­cia­le al fran­ce­se La Cra­va­te, per il suo stile par­ti­co­la­re e inu­sua­le e per un’o­ri­gi­na­li­tà che, come sot­to­li­nea­to da Ana­sta­sia Plaz­zot­ta, ha col­pi­to tutti i giu­di­ci che hanno ap­prez­za­to la se­le­zio­ne di gran­de qua­li­tà di Por­de­no­ne Docs Fest.
 
Anche la giu­ria gio­va­ni, com­po­sta da ra­gaz­zi un­de­r30, ha vo­lu­to con­fe­ri­re una men­zio­ne spe­cia­le al nor­ve­ge­se The Pain­ter and the Thief per il tema trat­ta­to (l'a­mi­ci­zia fra una pit­tri­ce de­ru­ba­ta dei suoi qua­dri e il ladro), men­tre il pre­mio Young Au­dien­ce Award è an­da­to allo sviz­ze­ro The Jour­ney per­ché ha sa­pu­to emo­zio­na­re un pub­bli­co gio­va­ne con una sto­ria d’a­mo­re senza tempo e senza età, sen­ti­men­to ca­pa­ce di far su­pe­ra­re tutte le dif­fi­col­tà della vita.
A que­sto pre­mio si ag­giun­ge anche il neo­na­to Cré­dit Agri­co­le Friu­lA­dria “Green Do­cu­men­ta­ry Award” al­l’i­ta­lia­no Beau­ti­ful things di Gior­gio Fer­re­ro.
 
“Il no­stro de­si­de­rio” con­clu­de Ric­car­do Co­stan­ti­ni “è sem­pre stato quel­lo di ren­de­re di­spo­ni­bi­li i do­cu­men­ta­ri anche dopo la ker­mes­se fe­sti­va­lie­ra, pro­prio per non esau­ri­re nel solo even­to l'e­nor­me la­vo­ro di ri­cer­ca e ri­ca­du­ta sul ter­ri­to­rio. Ora  con www.​ade​ssoc​inem​a.​it que­sto è fi­nal­men­te pos­si­bi­le. I film sa­ran­no di­spo­ni­bi­li, con tutti gli ap­pro­fon­di­men­ti pro­dot­ti per il fe­sti­val, sulla piat­ta­for­ma on-de­mand e po­tran­no es­se­re vo­ta­ti dal pub­bli­co per con­cor­re­re a uno dei premi a cui noi te­nia­mo di più, il pre­mio del pub­bli­co, che spe­ria­mo di poter riab­brac­cia­re pre­sto nelle no­stre sale!”