Fuori Campo

Con­ti­nua, ormai da tre set­ti­ma­ne, l’ap­pun­ta­men­to fisso con Sei ve­tri­ne in­con­tra­no un au­to­re, da un’i­dea del­l’ar­ti­sta Mat­teo At­truia, la più pic­co­la gal­le­ria d’ar­te a cielo aper­to.

La col­la­bo­ra­zio­ne con Ci­ne­ma­ze­ro nasce da un in­ten­to co­mu­ne: of­fri­re co­stan­te­men­te un ser­vi­zio cul­tu­ra­le di qua­li­tà al ter­ri­to­rio, con opere ori­gi­na­li e di co­stan­te sti­mo­lo.

 Quin­di, seb­be­ne le sale siano chiu­se, l’as­so­cia­zio­ne ha su­bi­to ade­ri­to en­tu­sia­sti­ca­men­te alla pro­po­sta degli au­to­ri del ter­ri­to­rio che hanno scel­to Ci­ne­ma­ze­ro come cen­tro di ec­cel­len­za del ter­ri­to­rio.

Dopo Ste­fa­no Ba­ra­cet­ti, che ha inau­gu­ra­to le ve­tri­ne di Ci­ne­ma­ze­ro con Si­nos­si, è stato il turno di Pier­lui­gi Slis con Jam­ming, che, par­ten­do da un’im­ma­gi­ne crea­ta con pixel bian­chi e neri, mo­di­fi­ca la sua in­ten­si­tà nella se­quen­za delle sei dif­fe­ren­ti af­fis­sio­ni.

Da un’a­stra­zio­ne a un’al­tra: da oggi le ve­tri­ne di Ci­ne­ma­ze­ro ospi­ta­no Fuori Campo del­l’ar­ti­sta Nico Covre.

L’o­pe­ra si com­po­ne di una serie di sei po­ster, af­fis­si sulle ba­che­che dove so­li­ta­men­te Ci­ne­ma­ze­ro espo­ne le lo­can­di­ne dei film in pro­gram­ma­zio­ne, ed è un pro­get­to rea­liz­za­to a di­stan­za che fa della di­stan­za stes­sa il mec­ca­ni­smo di in­te­ra­zio­ne con lo spet­ta­to­re.

Viste da vi­ci­no, in­fat­ti, le sei im­ma­gi­ni sem­bra­no una com­po­si­zio­ne pros­si­ma al­l’a­stra­zio­ne, in cui di­ver­se aree di co­lo­re si fon­do­no senza un’ap­pa­ren­te so­lu­zio­ne di con­ti­nui­tà.

 Tut­ta­via, man mano che lo spet­ta­to­re ne pren­de le di­stan­ze, si ri­ve­la­no sog­get­ti sem­pre più fa­mi­lia­ri. Cia­scun po­ster raf­fi­gu­ra in­fat­ti una por­zio­ne o una vista degli spazi in­ter­ni di Ci­ne­ma­ze­ro – at­tual­men­te vuoti – rea­liz­za­te a par­ti­re da im­ma­gi­ni tro­va­te on­li­ne, ap­po­si­ta­men­te in­gran­di­te e sfuo­ca­te per ren­der­le ri­co­no­sci­bi­li solo da una certa di­stan­za.

 

“Con l’en­tra­ta in vi­go­re del Dpcm del 25 ot­to­bre 2020” spie­ga Nico Covre -  "i ci­ne­ma sono di­ven­ta­ti un ele­men­to fuori campo, as­sen­te dalla scena at­tua­le ma di cui si deve per­ce­pi­re an­co­ra la pre­sen­za, con la spe­ran­za che possa tor­na­re pre­sto a ri­co­pri­re un ruolo da pro­ta­go­ni­sta. Il pro­get­to gioca quin­di con l’im­ma­gi­na­rio vi­si­vo dello spa­zio fi­si­co ci­ne­ma­to­gra­fi­co, ri­pe­scan­do­lo dal mare in­cal­zan­te delle im­ma­gi­ni pre­sen­ti in rete, per re­sti­tuir­lo alla real­tà in una forma flui­da ma an­co­ra ben an­co­ra­ta al no­stro sen­ti­re, anche se a una certa di­stan­za.”

Aspet­tan­do, quin­di, che le sale ria­pra­no al più pre­sto,  Sei ve­tri­ne in­con­tra­no un au­to­re ci ac­com­pa­gne­ran­no fino allo sca­de­re del 2020 con le opere di Mi­che­le Baz­za­na, Gio­van­ni de Roia per con­clu­der­si con Ivan dal Cin.