Sole

Pre­sen­ta­to al Fe­sti­val di Ve­ne­zia 2019, nella se­zio­ne Oriz­zon­ti, e vin­ci­to­re del pre­mio come mi­glior Ri­ve­la­zio­ne Eu­ro­pea del 2020 agli Eu­ro­pean Film Awards, ar­ri­va sugli scher­mi vir­tua­li di Ci­ne­ma­ze­ro ve­ner­dì 12 feb­bra­io SOLE, lun­go­me­trag­gio di de­but­to di Carlo Si­ro­ni.

Sarà pro­prio il re­gi­sta, clas­se 1983, a pre­sen­ta­re il film al pub­bli­co in di­ret­ta strea­ming alle ore 20.30. A dia­lo­ga­re con lui il cri­ti­co ci­ne­ma­to­gra­fi­co Ema­nue­le Rauco.

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Cosa si­gni­fi­ca di­ven­ta­re padre, di­ven­ta­re ge­ni­to­ri? Cosa si prova a po­sa­re lo sguar­do su una crea­tu­ra ap­pe­na nata di cui ti devi pren­de­re cura, di cui ti senti re­spon­sa­bi­le? SOLE è – nelle pa­ro­le del re­gi­sta – il ten­ta­ti­vo di ri­spon­de­re a que­sta do­man­da.

Er­man­no è un ra­gaz­zo che passa i suoi gior­ni fra slot ma­chi­ne e pic­co­li furti; Lena ha la sua stes­sa età, è ap­pe­na ar­ri­va­ta dalla Po­lo­nia per ven­de­re la bam­bi­na che porta in grem­bo e poter ini­zia­re così una nuova vita. Er­man­no deve fin­ge­re di es­se­re il padre per per­met­te­re a suo zio e alla mo­glie, che non pos­so­no avere figli, di ot­te­ne­re l’af­fi­da­men­to at­tra­ver­so un’a­do­zio­ne tra pa­ren­ti. Alla na­sci­ta di Sole, però, tutto cam­bia: men­tre Lena cerca di ne­ga­re il le­ga­me con sua fi­glia, Er­man­no ini­zia a pren­der­se­ne cura come se fosse il vero padre e tra i due ra­gaz­zi cre­sce un le­ga­me inat­te­so.