8 marzo e non solo

In oc­ca­sio­ne della Gior­na­ta In­ter­na­zio­na­le della donna, da lu­ne­dì 8 marzo, Ades­so­Ci­ne­ma (www.​ade​ssoc​inem​a.​it), la piat­ta­for­ma on­li­ne cu­ra­ta da  Ci­ne­ma­ze­ro di Por­de­no­ne, Vi­sio­na­rio di Udine e Ci­ne­te­ca del Friu­li con la col­la­bo­ra­zio­ne della Tuc­ker Film, è lieta di of­fri­re - con il fon­da­men­ta­le so­ste­gno di Coop Al­lean­za 3.0, in col­la­bo­ra­zio­ne con Carta di Por­de­no­ne, e gra­zie anche al la­vo­ro va­lo­ria­le fatto con le se­le­zio­ni e i con­te­nu­ti del “Por­de­no­ne Docs Fest – Le voci del­l’in­chie­sta” - di­ver­si ti­to­li d'ec­ce­zio­ne che rac­con­ta­no sto­rie tutte al fem­mi­ni­le! Sul por­ta­le - per un mese in­te­ro e non solo per la ri­cor­ren­za, uscen­do dalla lo­gi­ca epi­so­di­ca della festa della donna - si po­tran­no tro­va­re sia do­cu­men­ta­ri che film di fic­tion di gran­de qua­li­tà, con­tras­se­gna­ti dal­l'ap­po­si­to bol­li­no “8 marzo e non solo: il ci­ne­ma è delle donne!”

 

Il primo film, Lit­tle Fo­re­st, del co­rea­no Son-rye Yim rac­con­ta con sor­pren­den­te de­li­ca­tez­za la fuga e la ri­na­sci­ta della gio­va­ne Hye-won, aspi­ran­te in­se­gnan­te in crisi pro­fes­sio­na­le e sen­ti­men­ta­le, che ab­ban­do­na la fre­ne­ti­ca Seoul tro­van­do un suo cam­mi­no gra­zie alla len­tez­za della vita ru­ra­le. 

Si pro­se­gue con l'ac­cla­ma­to La scom­par­sa di mia madre, di Be­nia­mi­no Bar­re­se, in cui la pro­ta­go­ni­sta Be­ne­det­ta Bar­zi­ni, mo­del­la e icona degli anni ’60 e poi an­co­ra fem­mi­ni­sta mi­li­tan­te, scrit­tri­ce e ac­ca­de­mi­ca, si rac­con­ta da­van­ti al­l'o­biet­ti­vo del fi­glio re­gi­sta. Un dia­lo­go in­ti­mo e strug­gen­te, in cui madre e fi­glio scri­vo­no in­sie­me le ipo­te­si di una se­pa­ra­zio­ne, dif­fi­ci­le da ac­cet­ta­re e forse im­pos­si­bi­le da raf­fi­gu­ra­re. 

Si ag­giun­ge a que­sti lun­go­me­trag­gi una sto­ria com­mo­ven­te e in­ten­sa, di pas­sio­ne, arte, fal­li­men­to e ri­scat­to: in La Chana di Lucja Sto­je­vic – già vin­ci­to­re di ri­co­no­sci­men­ti in tutto il mondo e pre­mio del pub­bli­co al “Por­de­no­ne Docs Fest” - la pro­ta­go­ni­sta è An­to­nia San­tia­go Ama­dor, in arte “La Chana”. Negli anni Ses­san­ta e Set­tan­ta An­to­nia, co­no­sciu­ta in tutta Spa­gna e nel mondo come la bal­le­ri­na di fla­men­co per an­to­no­ma­sia, di­ven­ta il sim­bo­lo di un Paese e di que­sto ballo che pra­ti­ca sin da bam­bi­na al­l’in­ter­no della cul­tu­ra gi­ta­na da cui pro­vie­ne. Ma un ma­ri­to vio­len­to è causa del fal­li­men­to della sua vita sen­ti­men­ta­le e poi pro­fes­sio­na­le: dovrà fare ap­pel­lo a tutte le sue forze per ri­scat­tar­si.

 E an­co­ra Ti­nis­si­ma di Laura Mar­ti­nez Diaz, in cui la re­gi­sta mes­si­ca­na ri­co­strui­sce il per­cor­so cro­no­lo­gi­co del­l’ar­ti­sta e fo­to­gra­fa di ori­gi­ni friu­la­ne, par­ten­do dal­l’in­fan­zia e ado­le­scen­za di una donna ec­ce­zio­na­le come Tina Mo­dot­ti a Udine, fino alla sua par­ten­za dal­l’I­ta­lia. 

Sarà di­spo­ni­bi­le anche Tutte le anime del mio corpo di Erika Rossi, che rac­con­ta di una fi­glia che sco­pre chi era ve­ra­men­te sua madre gra­zie a un dia­rio di guer­ra ri­tro­va­to dopo la sua morte: è la sto­ria di una re­la­zio­ne tra due donne nel mo­men­to estre­mo in cui una cessa di vi­ve­re e l’al­tra con­ti­nua ad esi­ste­re.

In­fi­ne, La fiaba per­du­ta di Cri­stian Na­to­li e Giu­lio Gat­tu­so: nel pre­pa­ra­re i ma­te­ria­li per un ar­chi­vio a lei de­di­ca­to, la 93en­ne Oli­via Pel­lis si ac­cor­ge che uno dei suoi film più pre­zio­si, che rac­con­ta la ri­co­stru­zio­ne dopo il ter­re­mo­to del 1976, sem­bra per­du­to: un viag­gio fra ar­chi­vi, TV lo­ca­li e me­mo­rie del Friu­li, nella spe­ran­za di ri­tro­va­re la rara pel­li­co­la, con pro­ta­go­ni­sta una donna di as­so­lu­ta ori­gi­na­li­tà.

 

 

Tutti i film sa­ran­no di­spo­ni­bi­li dal­l’8 marzo sulla piat­ta­for­ma www.​ade​ssoc​inem​a.​it al costo di 3€ (tran­ne Lit­tle Fo­re­st al prez­zo di 4€)