50 - Santarcangelo festival

La sto­ria di San­tar­can­ge­lo Fe­sti­val, dal 1971, anno della prima edi­zio­ne, ad oggi. Cin­quan­t’an­ni di tea­tro e non solo. Il rac­con­to della più lon­ge­va ma­ni­fe­sta­zio­ne ita­lia­na de­di­ca­ta alle arti della scena con­tem­po­ra­nea, at­tra­ver­so la voce dei suoi di­ret­to­ri ar­ti­sti­ci e dei tanti spet­ta­co­li che si sono av­vi­cen­da­ti nelle di­ver­se edi­zio­ni.
Tutto que­sto è 50 – San­tar­can­ge­lo Fe­sti­val, il nuovo do­cu­men­ta­rio della pre­mia­ta cop­pia di au­to­ri bo­lo­gne­si, Mi­che­le Mel­la­ra e Ales­san­dro Rossi, pro­dot­to da Mam­mut Film in col­la­bo­ra­zio­ne con San­tar­can­ge­lo Fe­sti­val e Home Mo­vies – Ar­chi­vio Na­zio­na­le del Film di Fa­mi­glia e con il so­ste­gno di Re­gio­ne Emi­lia-Ro­ma­gna, del Co­mu­ne di San­tar­can­ge­lo e MI­BACT, che de­but­ta come even­to spe­cia­le in esclu­si­va sugli scher­mi vir­tua­li di Ci­ne­ma­ze­ro il  15, 16 e 17 marzo.

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Un rac­con­to ap­pas­sio­na­to che at­tra­ver­so pre­zio­si ma­te­ria­li d’ar­chi­vio e la voce di di­ret­to­ri ar­ti­sti­ci, at­to­ri, cri­ti­ci e pub­bli­co, do­cu­men­ta l’im­por­tan­te espe­rien­za tea­tra­le san­tar­can­gio­le­se e una parte fon­da­men­ta­le della sto­ria del tea­tro ita­lia­no degli ul­ti­mi cin­quan­t’an­ni, in­trec­cian­do le di­na­mi­che tea­tra­li con la sto­ria cul­tu­ra­le, so­cia­le e po­li­ti­ca del­l’I­ta­lia.

Si po­tran­no ve­de­re i con­tri­bu­ti delle di­ver­se di­re­zio­ni ar­ti­sti­che che si sono suc­ce­du­te nella con­du­zio­ne del fe­sti­val, dal tea­tro po­li­ti­co degli anni ’70 con Piero Pa­ti­no, primo di­ret­to­re di San­tar­can­ge­lo, alla svol­ta ra­di­ca­le im­pres­sa da Ro­ber­to Bacci con il tea­tro di grup­po o il Terzo Tea­tro, dalle edi­zio­ni a fine anni ‘80 le­ga­te al tea­tro in­di­pen­den­te di An­to­nio At­ti­sa­ni, al tea­tro d’at­to­re di Leo De Be­rar­di­nis, fino ad ar­ri­va­re a Sil­vio Ca­sti­glio­ni in co di­re­zio­ne con Mas­si­mo Ma­ri­no, e al tea­tro con­tem­po­ra­neo, il tea­tro che si tra­sfor­ma in per­for­man­ce, il tea­tro come arte della scena in senso lato, in­stal­la­zio­ne acu­sti­co vi­si­va. In que­sto spa­zio danno segno della loro esi­sten­za ar­ti­sti e grup­pi di no­te­vo­le im­por­tan­za; tra que­sti Motus, So­cie­tas Raf­fael­lo San­zio, Kin­ka­le­ri, Tea­tro delle Albe, Tea­tro Val­do­ca, Tea­tri Uniti e Vir­gi­lio Sieni.

Le voci dei pro­ta­go­ni­sti d’al­lo­ra sono trat­te da vari re­per­to­ri d’e­po­ca, tra cui l’ar­chi­vio della Ci­ne­te­ca di Bo­lo­gna, Rai Teche, Home Mo­vies – Ar­chi­vio Na­zio­na­le del Film di Fa­mi­glia, gli ar­chi­vi di San­tar­can­ge­lo Fe­sti­val, l’ar­chi­vio di Mario Mar­to­ne, del Tea­tro Val­do­ca, e tanti altri. Ne ri­sul­ta una sorta di col­la­ge di im­ma­gi­ni e mu­si­ca, di suoni e pa­ro­le poe­ti­che, di volti e brevi rac­con­ti del quo­ti­dia­no, che nel­l’in­sie­me re­sti­tui­sco­no quel­lo che il fe­sti­val ha la­scia­to nel­l’im­ma­gi­na­rio vi­si­vo degli ul­ti­mi 50 anni.