Noisy Rainbow

Dopo i pro­get­ti gra­fi­ci di Sei Ve­tri­ne in­con­tra­no un ar­ti­sta e le il­lu­stra­zio­ni di Vi­va_­Co­mix è com­pi­to della fo­to­gra­fia riem­pi­re d’ar­te le ba­che­che di Ci­ne­ma­ze­ro.

Que­sta set­ti­ma­na è stato inau­gu­ra­to 6 foto per 6 gior­ni un nuovo ciclo di ap­pun­ta­men­ti, cu­ra­ti da Leo­nar­do Fa­bris della gal­le­ria Due Piani, fo­to­gra­fo pro­fes­sio­ni­sta por­de­no­ne­se, che per le pros­si­me set­ti­ma­ne riem­pi­rà gli spazi vuoti di Ci­ne­ma­ze­ro con fo­to­gra­fie di ar­ti­sti il­lu­stri a li­vel­lo re­gio­na­le e non solo.

Noisy Rain­bow è il ti­to­lo scel­to da Elisa Cal­da­na, prima fo­to­gra­fa a esi­bi­re le sue opere, per la sua istal­la­zio­ne che per una set­ti­ma­na sarà vi­si­bi­le a Ci­ne­ma­ze­ro, negli spazi ester­ni, per con­ti­nua­re ad of­fri­re alla co­mu­ni­tà una pic­co­la gal­le­ria d'ar­te gra­tui­ta a cielo aper­to.

Le foto scel­te sono un ar­co­ba­le­no ru­mo­ro­so, come quel­lo che si sta­glia al­l’en­tra­ta delle sale, da trop­po tempo chiu­se, ma che non ve­do­no l’ora di po­ter­si spa­lan­ca­re nuo­va­men­te al pub­bli­co.

 “Le mie foto evo­ca­no gli spazi delle per­so­ne e dei ru­mo­ri” spie­ga la fo­to­gra­fa por­de­no­ne­se, ap­prez­za­ta a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le, che da anni è fo­to­gra­fa uf­fi­cia­le di Ci­ne­ma­ze­ro, non­ché di nu­me­ro­si fe­sti­val, eti­chet­te mu­si­ca­li, e ri­vi­ste di mu­si­ca Jazz.

“Come lo spec­chio di una real­tà scis­sa, ugual­men­te viva e pal­pi­tan­te” ag­giun­ge Leo­nar­do Fa­bris che ha dato avvio a una nuova sta­gio­ne di ap­pun­ta­men­ti con una fo­to­gra­fa le­ga­ta al no­stro ter­ri­to­rio e al­l'am­bien­te dello spet­ta­co­lo, “le im­ma­gi­ni di Elisa sug­ge­ri­sco­no linee che ri­cor­da­no sbar­re di car­ce­ri per i no­stri sogni, cer­can­do di non per­de­re, però, l'am­bi­ta meta del cielo se­re­no. Il nero sono le emo­zio­ni, pro­fon­de e forse trop­po lon­ta­ne per emer­ge­re, l'az­zur­ro è il mondo fuori, pre­sen­te, ma forse ancor trop­po lon­ta­no da rag­giun­ge­re. Eppure, unite tra loro que­ste im­ma­gi­ni, tra le linee e i con­tra­sti di pieni e di vuoti, vanno a for­ma­re un en­tu­sia­sman­te spar­ti­to di mu­si­ca che un gior­no suo­ne­rà nuo­va­men­te pro­ta­go­ni­sta in una nuova vita.

Noisy Rain­bow non po­te­va non al­lu­de­re al mondo dello spet­ta­co­lo: un set­to­re che al mo­men­to si è bloc­ca­to, come fermo è il la­vo­ro di tante fi­gu­re che ali­men­ta­no la cul­tu­ra del no­stro paese.

Un “focus a pun­ta­te” sulla fo­to­gra­fia d’au­to­re, quel­lo di 6 foto per 6 gior­ni, ma anche un omag­gio a una pro­fes­sio­na­li­tà che vive di cul­tu­ra e che di cul­tu­ra si ali­men­ta, re­sti­tuen­do­la sotto forma d’ar­te al pub­bli­co.

Dopo la piog­gia, che in­ces­san­te si ab­bat­te ormai da mesi, è tempo di se­re­no, di un nuovo, can­gian­te ar­co­ba­le­no ca­pa­ce di ria­ni­ma­re il no­stro pre­sen­te.