Cinemazero riapre!

26 apri­le 2021: fi­nal­men­te dopo 6 mesi di chiu­su­ra Ci­ne­ma­ze­ro è pron­to a ria­pri­re le sue sale al pub­bli­co!
Una data da ri­cor­da­re, una meta ago­gna­ta per gli ap­pas­sio­na­ti spet­ta­to­ri che segna, ine­vi­ta­bil­men­te, un riav­vi­ci­na­men­to alla nor­ma­li­tà, un ri­tor­no alla so­cia­li­tà e la ri­sco­per­ta del­l’e­mo­zio­ne del gran­de ci­ne­ma che da tempo man­ca­va in città.
“I film pos­so­no es­se­re ovun­que” scri­ve il cri­ti­co Luca Ba­ron­ci­ni “ma il ci­ne­ma è solo in sala.”
Ac­can­to­na­ti dun­que – e spe­ria­mo ri­man­ga­no un ri­cor­do lon­ta­no – gli stru­men­ti e i sup­por­ti che in que­sti mesi hanno ten­ta­to di af­fie­vo­li­re la man­can­za della sala ci­ne­ma­to­gra­fi­ca, senza però mai riu­sci­re a so­sti­tui­re la sua magia, torna il rito so­cia­le del ci­ne­ma, la vi­sio­ne col­let­ti­va e la qua­li­tà e ori­gi­na­li­tà della pro­po­sta.

Di in­dub­bia qua­li­tà sono ti­to­li scel­ti da Ci­ne­ma­ze­ro che ca­rat­te­riz­ze­ran­no i primi gior­ni di pro­gram­ma­zio­ne, ini­zian­do da Mi­na­ri di Lee Isaac Chung che dopo la notte degli Oscar apri­rà uf­fi­cial­men­te le sale por­de­no­ne­si, met­ten­do in scena il me­ra­vi­glio­so rap­por­to che si in­stau­ra tra un bam­bi­no nato negli Stati Uniti e la nonna ve­nu­ta dalla Corea per oc­cu­par­si dei ni­po­ti men­tre fi­glia e ma­ri­to la­vo­ra­no.

Il 28 apri­le sarà la volta del ca­po­la­vo­ro In the mood for love del re­gi­sta Wong Kar-wai, che dal 28 apri­le ri­tor­ne­rà sul gran­de scher­mo – dopo 20 anni - in ver­sio­ne 4k, di­stri­bui­to dalla friu­la­na Tuc­ker Film e re­stau­ra­to dalla Ci­ne­te­ca di Bo­lo­gna e dalla Cri­te­rion di New York, par­ten­do dal ne­ga­ti­vo ori­gi­na­le.
Un’o­pe­ra in­di­men­ti­ca­bi­le che non è solo un film su una re­la­zio­ne ex­tra­co­niu­ga­le, o sul ma­tri­mo­nio, ma so­prat­tut­to sulle con­di­zio­ni che un amore si trova a vi­ve­re con il pas­sa­re del tempo.

La ri­par­ten­za sarà al­l’in­se­gna della si­cu­rez­za, con l’ap­pli­ca­zio­ne scru­po­lo­sa di tutte le norme ormai ben co­no­sciu­te: dalla sa­ni­fi­ca­zio­ne alla co­stan­te igie­niz­za­zio­ne, dal di­stan­zia­men­to alle ma­sche­ri­ne e al trac­cia­men­to.
In que­sti mesi di chiu­su­ra Ci­ne­ma­ze­ro ha al­tre­sì am­mo­der­na­to, po­ten­zian­do­li, i pro­iet­to­ri e i ser­vi­zi, per for­ni­re un am­bien­te rin­no­va­to e una qua­li­tà di pro­ie­zio­ne al­l’al­tez­za delle mas­si­me aspet­ta­ti­ve degli spet­ta­to­ri, che sa­ran­no ac­col­ti con una spe­cia­le clip, do­ve­ro­so rin­gra­zia­men­to a nome di tutta l'as­so­cia­zio­ne al pub­bli­co che tanto pa­zien­te­men­te ha at­te­so que­sto mo­men­to.
Non resta dun­que che ve­ni­re al ci­ne­ma e ri­tro­va­re, con­di­vi­den­do­le, quel­le emo­zio­ni che pa­re­va­no per­du­te.