Raffaello Giovane prodigio

RAF­FAEL­LO - IL GIO­VA­NE PRO­DI­GIO

A Ci­ne­ma­ze­ro solo il 21, 22 e 23 giu­gno il do­cu­film de­di­ca­to al gran­de Raf­fael­lo, una ce­le­bra­zio­ne che si pro­po­ne di fe­steg­gia­re la ri­cor­ren­za le­ga­ta al­l’ur­bi­na­te, ri­per­cor­ren­do­ne arte e vi­cen­de umane, ma ancor più la­scian­do par­la­re la po­ten­za di una pit­tu­ra ca­pa­ce di at­tra­ver­sa­re i se­co­li e of­fri­re emo­zio­ni e ri­fles­sio­ni ina­spet­ta­te, so­prat­tut­to nei mo­men­ti più com­ples­si della no­stra sto­ria. 

 

clic­ca qui per il tuo bi­gliet­to

 

RAF­FAEL­LO. IL GIO­VA­NE PRO­DI­GIO pone l’ac­cen­to sulla me­ta­mor­fo­si ar­ti­sti­ca del pit­to­re e sulla sua ca­pa­ci­tà di far evol­ve­re con­ti­nua­men­te la pro­pria arte senza mai ri­pe­ter­si. A 8 anni Raf­fael­lo perde la madre. Se­con­do la leg­gen­da, il padre, Gio­van­ni Santi, ri­tras­se la mo­glie Magìa nelle vesti di una Ma­don­na che fa ad­dor­men­ta­re il pro­prio bam­bi­no, man­te­nen­do vivo nel fi­glio il suo ri­cor­do. La Ma­don­na e il bam­bi­no di­ven­ta­no così temi por­tan­ti di tutta la car­rie­ra di Raf­fael­lo e, in­sie­me ai ri­trat­ti fem­mi­ni­li, sono quel­li che me­glio rac­con­ta­no la sua straor­di­na­ria abi­li­tà di in­ter­pre­ta­re la bel­lez­za. La sua ri­cer­ca parte da fi­gu­re real­men­te esi­sti­te per ap­pro­da­re a una bel­lez­za idea­le che cul­mi­na nella rea­liz­za­zio­ne della Ga­la­tea, la ninfa che rac­chiu­de in sé le parti più belle di ogni donna. La Muta, Dama con Lio­cor­no, La Ve­la­ta, La For­na­ri­na sono poi tra i ri­trat­ti più ce­le­bri di Raf­fael­lo, trac­ce evi­den­ti della sua con­ti­nua ca­pa­ci­tà di mu­ta­re, come i gran­di ar­ti­sti con­tem­po­ra­nei. Pit­to­re del Papa, con­ser­va­to­re delle an­ti­chi­tà, ar­cheo­lo­go-esplo­ra­to­re che di­scen­de in un’o­scu­ra Domus Aurea, Raf­fael­lo è inol­tre una fi­gu­ra ver­sa­ti­le e piena di in­ge­gno, ca­pa­ce di di­ven­ta­re un punto di ri­fe­ri­men­to a tutto tondo per i suoi con­tem­po­ra­nei e per le ge­ne­ra­zio­ni suc­ces­si­ve. Le sue opere ce­la­no tut­to­ra molti dubbi e mi­ste­ri, ma sono anche riu­sci­te, nel corso dei se­co­li, a tra­man­da­re un ca­no­ne di bel­lez­za e una sen­si­bi­li­tà di forte at­tua­li­tà.