UAU!

Nasce UAU! Un’arena urbana, una suggestiva sala a cielo aperto e a ingresso gratuito, fortemente voluta da Cinemazero, per valorizzare un angolo prezioso della nostra città.

La nuova arena, infatti, promossa da Cinemazero, sorgerà dal 13 luglio al 24 agosto  nei giardini “Francesca Trombino” di Via Bertossi con una speciale programmazione, con film fuori dai canoni della grande distribuzione, ma di elevata qualità ed interesse, acclamati dalla critica e dai grandi maestri. Uno spazio per il cinema che sa sorprendere e incantare, un’arena per un pubblico che ama essere stupito.


 Ecco il programma completo di UAU!


Mar. 13/07  h. 21.30 
Björk in Juniper Tree (di Nietzchka Keene. Or.: Islanda, 1990. Dur.: 78’ )
 
The Juniper Tree, appena restaurato in 4K dalla pellicola originale in 35 mm, è il film debutto della cantante e artista islandese Björk, e racconta la storia di Margit e Katla, sorelle costrette a una fuga disperata dopo la morte della madre bruciata sul rogo per stregoneria, nella cornice dell’Islanda del Medioevo. Le due trovano rifugio presso Johan e il fratello Jonas, formando un improvvisato nucleo familiare che sarà presto messo a dura prova dagli incontenibili poteri magici di Katla. Liberamente ispirato all’omonima fiaba dei fratelli Grimm, The Juniper Tree è una potente allegoria della misoginia che si muove, ossessiva, sul filo che divide realtà e sogno, favola e dramma. 

Ospite della serata il regista UOLLI che presenterà alcuni dei suoi video “islandesi” 
UOLLI è autore di video per artisti come Meg, Lo stato sociale, Brunori Sas, Populous, Yombe, Franco Battiato, Niccolò Fabi, Bowland... Ha curato campagne pubblicitarie per grandi aziende e festival culturali. Protagonista del programma “Artisti in fuga” di SkyArte, come artista italiano che opera in Islanda, nella terra del ghiaccio e del fuoco ha girato diversi video. 
 
 

Mar. 20/07 h. 21.30 
David Hockney: A Bigger Splash, (di Jack Hazan. Or. UK, 1974, restauro 4K 2021)

 
Gioioso, irrequieto, imprevedibile, vitale. David Hockney è uno degli artisti britannici più famosi al mondo, principale esponente della Pop art anglosassone, è portavoce di un’arte iconica carica di naturale immediatezza, in grado di sprigionare un’energia emotiva vibrante.  
A Bigger Splash, che alla sua uscita fece scandalo per le scene esplicite di sesso gay, è un esempio di come il cinema possa documentare un pezzo di storia dell’arte in azione divenendo testimonianza del processo della creazione artistica. 
Nel film si assiste alla realizzazione del noto Portrait of an Artist (Pool with Two Figures), tra i quadri più iconici dell’arte degli anni Settanta. Ma è anche il racconto dell’intensa e travagliata relazione di Hockney con giovane Peter Schlesinger, partner, assistente e musa del pittore. 

Nell’occasione verrà presentato alla presenza degli artisti il catalogo “Sei vetrine incontrano un autore”. Interviene Matteo Attruia, curatore.
 
 
 
Da Mer. 28/07 a Ven 30/07  FMK Festival  
presto aggiornamenti!
 
 
Mar. 3/08 h. 21.00 

Polaroid: an Impossible Project (di Jens Meurer. Or. Austria, Germania, 2020. Dur.: 94’)
ANTEPRIMA NAZIONALE 
 
Mettete giù i telefonini! Sì, perché ci sono 90 minuti di disintossicazione digitale. AN IMPOSSIBLE PROJECT è un film divertente e appassionante sulla rinascita dell'analogico nelle nostre vite digitali. Seguiamo uno scienziato eccentrico mentre si imbarca in una missione esuberante per salvare l'ultima fabbrica di Polaroid del mondo. Una storia avvincente e stimolantedi un Don Chisciotte del 21° secolo. E un sontuoso invito a innamorarsi di nuovo delle cose vere, reali. Ovviamente, girato completamente in pellicola 35mm! 
 

Nell’occasione verrà presentato alla presenza degli artisti il catalogo “6 foto per 6 giorni”.  Interviene Leonardo Fabris, curatore

 


Mar. 10/08 h.21.00
Honeyland - Il regno delle api (di Tamara Kotevska e Lijubo Stefanov. Or.: Macedonia del Nord, 2019. Dur. 86’) 
 
Hatidze vive in un villaggio remoto e abbandonato, privo di strade, elettricità e acqua. È l’ultima donna di una genera- zione di apicoltori. Si arrampica per le montagne per estrarre il miele dai favi selvatici, che vende al mercato di Skopje, dopo quattro ore di cammino. La sua pacifica esistenza vie- ne sconvolta dall’arrivo di una famiglia nomade con cento mucche e sette bambini scatenati. Hatidze offre affetto e consigli sull’apicoltura, ma scoprirà come la sua delicatezza non viene ricambiata.  
 
Intervengono Fabrizio Giraldi e Manuela Schirra, fotografi e artisti, per presentare il loro nuovo progetto  
IL PIANO DELLA “FORESTA CARSO”, IL «DESERTO ROCCIOSO». Duecento anni or sono milioni di pini neri sono stati piantati su roccia viva grazie a un progetto ambientale, di creazione di risorse lignee, perfino di condizionamento metereologico, sviluppato dall’amministrazione austriaca. Il pino era l'unica specie arborea capace di resistere con un apparato radicale ridotto e in totale assenza di terra. Ora questi alberi muoiono e lasciano spazio alla vegetazione autoctona e spontanea che si è sviluppata sotto la loro protezione. La storia incredibile di un progetto modernissimo, in cui l’uomo trasforma in positivo l’ambiente. 
 
Mar. 17/08 h.21.00

PJ Harvey – A Dog called Money (di Seamus Murphy. Or. UK, Irlanda, 2019. Dur.: 94’)


Musica e fotografia insieme, il documentario di Seamus Murphy è l’unione delle immagini del regista e delle parole e delle note di PJ Harvey. La musicista britannica ha infatti accompagnato più volte il fotografo irlandese nei suoi viaggi di reportage, in Afghanistan, Kosovo e Washington. Da queste esperienze, nasche “The Hope Six Demolition Project”, il suo album - registrato in uno studio vetrato costruito appositamente a Londra per consentire al pubblico di vederla all’opera durante la creazione - pubblicato nel 2016.
Più che un ritratto d’artista, è un film su un progetto. Quello che mette in connessione l’attività musicale di un’icona del rock con lo sguardo di un artista immerso nell’osservazione di un atto creativo. 


 
Mar. 24/08 h.21.00
La strada dei Samouni (di Stefano Savona. O.: Italia,2018. Dur.: 128’ )


Da quando la piccola Amal è tornata nel suo quartiere, ricorda solo un grande albero che non c’è più. Un sicomoro su cui lei e i suoi fratelli si arrampicavano. Si ricorda di quando portava il caffè a suo padre nel frutteto. Dopo è arrivata la guerra. Amal e i suoi fratelli hanno perso tutto. Sono figli della famiglia Samouni, dei contadini che abitano alla periferia della città di Gaza. È passato un anno da quando hanno sepolto i loro morti. Ora devono ricominciare a guardare al futuro, ricostruendo le loro case, il loro quartiere, la loro memoria. Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite in quel gennaio del 2009, quando, durante l’operazione ‘Piombo fuso’, vengono massacrati ventinove membri della famiglia. 


 Nell’occasione verrà presentato alla presenza degli artisti il catalogo “Zero_Comix”. Interviene Paola Bristot, curatrice