La sentinella della Patria

Even­to spe­cia­le ve­ner­dì 10 set­tem­bre alle 21.00 al­l’Au­di­to­rium Con­cor­dia di Por­de­no­ne.

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La Ze­ror­che­stra, in­sie­me all’Ac­ca­de­mia Mu­si­ca­le Nao­nis, mu­si­che­rà dal vivo il do­cu­men­ta­rio La sen­ti­nel­la della Pa­tria (1927) di Chino Er­ma­co­ra.

Di que­sto de­li­ca­to omag­gio dello scrit­to­re tar­cen­ti­no alla pro­pria terra si erano perse le trac­ce sin dai primi anni Tren­ta e una copia com­ple­ta del film non è mai stata ri­tro­va­ta.

Per l’oc­ca­sio­ne Glau­co Ve­nier ha com­po­sto le mu­si­che per la prima ver­sio­ne sulla base di un re­per­to­rio di canti e vil­lot­te della tra­di­zio­ne friu­la­na,or­che­stra­te poi dal mae­stro Mi­che­le Cor­cel­la che di­ri­ge­rà nel­l’ac­com­pa­gna­men­to dal vivo un ine­di­to en­sem­ble for­ma­to dai mu­si­ci­sti della Ze­ror­che­stra e del­l’Ac­ca­de­mia Mu­si­ca­le Nao­nis di Por­de­no­ne. Com­ple­ta lo spet­ta­co­lo la par­te­ci­pa­zio­ne co­reo­gra­fi­ca del Grup­po Fol­clo­ri­sti­co “Fe­de­ri­co An­ge­li­ca” Dan­ze­ri­ni di Avia­no, eredi dei dan­ze­ri­ni che si ve­do­no nel film, nella se­quen­za delle “nozze friu­la­ne” gi­ra­ta a Ca­stel d’A­via­no.

 

Gra­zie al suc­ces­si­vo ri­tro­va­men­to nel Fondo Si­mo­nel­li del Ki­noa­te­l­je di Go­ri­zia di nuovi ma­te­ria­li fon­da­men­ta­li, fra cui scene ine­di­te su sup­por­to ni­tra­to 35mm, oggi è pos­si­bi­le pre­sen­ta­re una ri­co­stru­zio­ne nuova, con im­ma­gi­ni di mi­glio­re qua­li­tà, più com­ple­ta e fi­lo­lo­gi­ca­men­te at­ten­ta, rea­liz­za­ta dalla Ci­ne­te­ca del Friu­li con il fon­da­men­ta­le so­ste­gno della Fon­da­zio­ne Friu­li.

 

Toc­can­do mol­tis­si­me lo­ca­li­tà della re­gio­ne – dalla Car­nia alla Val Resia, al Lago di Raibl, a Udine, Ge­mo­na, Ven­zo­ne, Osop­po, Col­lo­re­do, Tri­ce­si­mo, Tor­rea­no di Mar­ti­gnac­co, Ci­vi­da­le, Aqui­leia, Villa Manin, Spi­lim­ber­go, Avia­no, Sa­ci­le, Por­de­no­ne, Grado, Go­ri­zia, Re­di­pu­glia, Mon­fal­co­ne – le im­ma­gi­ni della Sen­ti­nel­la ci con­du­co­no dalle pic­co­le co­mu­ni­tà mon­ta­ne con i ritmi scan­di­ti dal la­vo­ro dei con­ta­di­ni ai pe­sca­to­ri che tes­so­no le reti lungo la la­gu­na, quin­di at­tra­ver­so le città d’ar­te, men­tre le di­da­sca­lie, oltre a iden­ti­fi­ca­re i luo­ghi, ce­le­bra­no la pace, sot­to­li­nean­do che solo pochi anni prima que­gli ar­mo­nio­si pae­sag­gi erano stati gli sce­na­ri di un san­gui­no­so con­flit­to.