Fino all'ultimo respiro

A Ci­ne­ma­ze­ro, per soli tre gior­ni, da lu­ne­dì 11 a mer­co­le­dì 13 ot­to­bre in ver­so­ne re­stau­ra­ta 4k il film icona della Nou­vel­le Vague di­ret­to da Jean-Luc Go­dard, Fino al­l'ul­ti­mo re­spi­ro!

Pa­ri­gi 1959, il cen­tro del mondo. Go­dard di­ri­ge, Truf­faut scri­ve. Bel­mon­do/Poic­card, pic­co­lo omi­ci­da, corre a per­di­fia­to per sfug­gi­re alla po­li­zia e a cin­quan­t’an­ni di ci­ne­ma di papà; Jean Se­berg vende l’“He­rald Tri­bu­ne” sugli Champs Ely­sées, s’in­na­mo­ra, lo tra­di­sce: ‘dé­gue­las­se’. Poco bud­get, molto amore per il B-mo­vie ame­ri­ca­no, sguar­di in mac­chi­na, jump-cu­ts, l’eu­fo­riz­zan­te sen­sa­zio­ne che tutto sta per ri­co­min­cia­re. Ir­ri­pe­ti­bi­le, e fo­re­ver young.

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“Fino al­l’ul­ti­mo re­spi­ro ap­par­tie­ne, per sua na­tu­ra, al ge­ne­re di film in cui tutto è per­mes­so. Per di più Fino al­l’ul­ti­mo re­spi­ro era il ge­ne­re di film in cui tutto era per­mes­so, era nella sua na­tu­ra. Qual­sia­si cosa fac­cia la gente, tutto po­te­va es­se­re in­se­ri­to nel film. È pro­prio que­sta l’i­dea da cui ero par­ti­to. Pen­sa­vo: c’è già stato Bres­son, è ap­pe­na usci­to Hi­ro­shi­ma, un certo tipo di ci­ne­ma si è ap­pe­na con­clu­so, forse è fi­ni­to, al­lo­ra met­tia­mo il punto fi­na­le, fac­cia­mo ve­de­re che tutto è per­mes­so. Quel­lo che vo­le­vo era par­ti­re da una sto­ria con­ven­zio­na­le e ri­fa­re, ma di­ver­sa­men­te, tutto il ci­ne­ma che era già stato fatto”. (Jean-Luc Go­dard)

 

Info e orari:

Pro­ie­zio­ne in lin­gua ori­gi­na­le con sot­to­ti­to­li in ita­lia­no

lun. 11/10 h. 20.45 - pro­ie­zio­ne con in­tro­du­zio­ne cri­ti­ca a cura di Paolo An­to­nio D'An­drea

mar. 12/10 h. 21.30

mer. 13/10 h. 19.30