CAI - Incontri d'autunno 2022

La mon­ta­gna è luogo d’e­le­zio­ne per col­ti­va­re le pro­prie pas­sio­ni e le pro­prie sfide, ma anche per sco­pri­re la na­tu­ra più in­ti­ma di cia­scu­no. La Se­zio­ne del Club Al­pi­no Ita­lia­no di Por­de­no­ne pro­po­ne per la pro­gram­ma­zio­ne degli In­con­tri d’Au­tun­no, tre se­ra­te a in­gres­so gra­tui­to: due sto­rie di straor­di­na­ria de­ter­mi­na­zio­ne che por­ta­no i pro­ta­go­ni­sti a toc­ca­re la vetta del­l’E­ve­re­st e il lungo viag­gio di due vian­dan­ti d’og­gi, at­tra­ver­so il pae­sag­gio cul­tu­ra­le delle Alpi.

Si ini­zia gio­ve­dì 3 no­vem­bre alle ore 21:00 con An­drea Lan­fri, “Toc­ca­re il cielo con tre dita: sca­lan­do l’E­ve­rest”. La sua è una sto­ria straor­di­na­ria. Nato a Lucca il 26 no­vem­bre 1986, An­drea è da sem­pre una per­so­na piena di in­te­res­si, tra cui lo sport e la mon­ta­gna. Gli piace e pra­ti­ca una gran­de va­rie­tà di di­sci­pli­ne: dal trek­king al­l’ar­ram­pi­ca­ta, al­l’al­pi­ni­smo. Nel 2015, però, im­prov­vi­sa­men­te, tutto cam­bia: viene col­pi­to da una me­nin­gi­te ful­mi­nan­te che gli porta via en­tram­be le gambe e sette dita delle mani. Ma con la sua de­ter­mi­na­zio­ne e la sua vo­glia di vi­ve­re An­drea tra­sfor­ma que­sto dram­ma in una sfida per­so­na­le con­tro il “de­sti­no”, con­tro il bat­te­rio che vo­le­va fer­mar­lo. “Non ho le gambe? al­lo­ra corro!”: così ini­zia il suo per­cor­so nel­l’a­tle­ti­ca leg­ge­ra, che lo porta a far parte della na­zio­na­le ita­lia­na pa­ra­lim­pi­ca, con­qui­stan­do re­cord, me­da­glie eu­ro­pee e un ar­gen­to mon­dia­le a Lon­dra. Ma poi tor­na­no anche le gior­na­te in mon­ta­gna, la sua pas­sio­ne nu­me­ro uno. E il 3 mag­gio 2022, as­sie­me al­l’a­mi­co Luca Mon­ta­na­ri, An­drea rag­giun­ge la vetta del­l’E­ve­re­st, a 8.849 metri. Un’im­pre­sa fan­ta­sti­ca e in­cre­di­bi­le.

E re­stia­mo sull’’E­ve­re­st con la pro­ta­go­ni­sta del do­cu­men­ta­rio “Al Quim­ma”, per il se­con­do In­con­tro, gio­ve­dì 10 no­vem­bre. Bou­chra Bai­ba­nou è una donna ma­roc­chi­na che si pre­pa­ra a sca­la­re il tetto del mondo alla ri­cer­ca della sua ra­gio­ne di vita. Ha sco­per­to la mon­ta­gna ai tempi del­l'u­ni­ver­si­tà. Un gior­no legge un an­nun­cio: "Escur­sio­ni nel Tou­b­kal". Con il suo ca­rat­te­re forte e la sua joie de vivre, parte senza farsi trop­pe do­man­de. È que­sta la sua prima cima: 4.167 metri! Una vetta che le re­ga­la una sen­sa­zio­ne for­tis­si­ma di li­ber­tà e nella quale in­tra­ve­de il suo de­sti­no. Qual­che anno dopo, Bou­chra si pre­pa­ra alla sca­la­ta del­l'E­ve­re­st: in un viag­gio che rap­pre­sen­ta per lei una ri­cer­ca spi­ri­tua­le e la por­te­rà a sco­pri­re la sua ra­gio­ne di vita. L’e­ven­to si in­se­ri­sce nel­l’am­bi­to della ras­se­gna Gli Occhi del­l'A­fri­ca in col­la­bo­ra­zio­ne con la Ca­ri­tas.

Sce­na­rio del terzo In­con­tro, il 17 no­vem­bre, sono le Alpi. Con il do­cu-film di Ro­ber­ta Bo­naz­za, “Un viag­gio sulle Alpi”, pre­sen­ta­to in an­te­pri­ma mon­dia­le al­l’ul­ti­ma edi­zio­ne del Tren­to Film Fe­sti­val, le at­tra­ver­se­re­mo as­sie­me a due au­to­re­vo­li vian­dan­ti: An­ni­ba­le Salsa e Marco Al­bi­no Fer­ra­ri. La tra­ver­sa­ta è un'im­mer­sio­ne po­li­fo­ni­ca nel pae­sag­gio cul­tu­ra­le della ca­te­na mon­tuo­sa più gran­de d'Eu­ro­pa, dalle som­mi­tà al fon­do­val­le. Un mo­sai­co com­ples­so, che pren­de forma se­guen­do il re­ti­co­lo di stra­de che nel tempo ha ac­cer­chia­to le Alpi. An­ni­ba­le Salsa, an­tro­po­lo­go e già Pre­si­den­te Ge­ne­ra­le del CAI sarà ospi­te in Sala per con­di­vi­de­re con noi la sua espe­rien­za.