Nanni Moretti a Cinemazero

Do­me­ni­ca 7 mag­gio Nanni Mo­ret­ti torna a Por­de­no­ne con Il sol del­l'av­ve­ni­re.

Il re­gi­sta sa­lu­te­rà il pub­bli­co dopo la pro­ie­zio­ne delle 16.00e prima di quel­la della 18.00, en­tram­be in Sala Gran­de.

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Il film è un ma­gni­fi­co film sul­l’in­vec­chia­re, sul tempo ormai an­da­to, e sulla dif­fi­col­tà ad adat­tar­si al mondo che cam­bia trop­po in fret­ta. Ma allo stes­so tempo è un film che vuole “ri­met­te­re le cose a posto” e se non si può farlo nel pre­sen­te, al­me­no pro­via­mo­ci nel…pas­sa­to!

Ne Il sol del­l'av­ve­ni­re, Gio­van­ni è un re­gi­sta im­pe­gna­to nella rea­liz­za­zio­ne del suo nuovo film. La mo­glie Paola, an­ch’es­sa oc­cu­pa­ta nel set­to­re ci­ne­ma­to­gra­fi­co, è sof­fe­ren­te per la re­la­zio­ne con il pro­prio ma­ri­to ed è alle prese per la prima volta con la pro­du­zio­ne di un film non del ma­ri­to. In­tan­to, la sto­ria per­so­na­le si in­trec­cia con le scene del film che Gio­van­ni sta gi­ran­do, sulla rea­zio­ne di una se­zio­ne lo­ca­le del Par­ti­to Co­mu­ni­sta Ita­lia­no alla ri­vo­lu­zio­ne un­ghe­re­se del 1956. L’in­ter­ven­to ar­ma­to so­vie­ti­co, in­fat­ti, pose il PCI in una po­si­zio­ne sco­mo­da: il film segue pro­prio il con­flit­to tra il per­so­nag­gio in­ter­pre­ta­to da Ennio, se­gre­ta­rio di un cir­co­lo ro­ma­no del PCI e re­dat­to­re del­l'U­ni­tà, e la mo­glie co­mu­ni­sta, in­ter­pre­ta­ta da Vera. La mo­glie so­li­da­riz­za im­me­dia­ta­men­te con la causa un­ghe­re­se men­tre il ma­ri­to aspet­ta che sia il par­ti­to a pren­de­re po­si­zio­ne e non manca di al­li­near­si con essa.

 

Un film che ri­lan­cia il ci­ne­ma d'au­to­re, in sala, «una boc­ca­ta d'os­si­ge­no», come ha sot­to­li­nea­to oggi Do­me­ni­co Di­no­ia, pre­si­den­te di Fice - Fe­de­ra­zio­ne Ita­lia­na Ci­ne­ma d'Es­sai, alla luce dei con­for­tan­ti dati Ci­ne­tel ag­gior­na­ti a ieri 2 mag­gio: «In­cas­sa­re quasi 3 mi­lio­ni di euro di que­sti tempi, con circa 500 copie, per un film d'au­to­re non è certo im­pre­sa da poco, senza con­ta­re che il film di Mo­ret­ti potrà be­ne­fi­cia­re a breve della pre­sen­ta­zio­ne al Fe­sti­val di Can­nes, dove ci au­gu­ria­mo sarà tra i ti­to­li più ap­prez­za­ti. Gli ot­ti­mi in­cas­si, le code, gli ap­plau­si a fine pro­ie­zio­ne che si ve­ri­fi­ca­no spes­so per il film di Nanni Mo­ret­ti - pro­se­gue Di­no­ia - fanno au­spi­ca­re che il rin­no­va­to in­te­res­se per il ci­ne­ma d'au­to­re ita­lia­no pro­se­gua con sem­pre mag­gio­ri suc­ces­si, a co­min­cia­re dai nuovi film in usci­ta di Pupi Avati (La quat­tor­di­ce­si­ma do­me­ni­ca) e di Marco Bel­loc­chio (Ra­pi­to, in con­cor­so a Can­nes)».