Big John

Mer­co­le­dì 17 mag­gio alle 21.00 i re­gi­sti Do­ri­no Mi­ni­gut­ti e Da­vi­de Lu­do­vi­si sa­ran­no a Ci­ne­ma­ze­ro per pre­sen­ta­re Big John, il do­cu­men­ta­rio che rac­con­ta lo sfor­zo e la pas­sio­ne di ar­ti­gia­ni che crea­no uno splen­di­do og­get­to per una clien­te­la fa­col­to­sa. Solo che que­sto og­get­to è il più gran­de tri­ce­ra­to­po mai sco­per­to.

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Big John non è solo un tri­ce­ra­to­po, uno dei più ico­ni­ci di­no­sau­ri di tutti i tempi. Big John è il più gran­de tri­ce­ra­to­po del mondo. Il suo im­men­so sche­le­tro però non fi­ni­rà in un museo. I resti fos­si­li, an­co­ra in­trap­po­la­ti nella dura roc­cia, sono stati man­da­ti dagli Stati Uniti, dove sono stati sco­per­ti, a Trie­ste. Qui un im­pren­di­to­re-geo­lo­go, Fla­vio Bac­chia, as­sie­me a sua fi­glia e al resto del­l'e­si­guo team di la­vo­ro della sua pic­co­la azien­da, ha pochi mesi per re­stau­ra­re e dare nuova vita a Big John, in tempo per l’im­por­tan­te asta di Pa­ri­gi: l’u­ni­ca oc­ca­sio­ne per po­ter­lo ven­de­re. In ballo non c’è solo il gran­de in­ve­sti­men­to in soldi e fa­ti­ca, ma la re­pu­ta­zio­ne di una lunga car­rie­ra. Du­ran­te que­sti mesi i pro­ble­mi non man­che­ran­no, dalla sca­den­za che si av­vi­ci­na ine­so­ra­bi­le alla lo­gi­sti­ca che uno sche­le­tro di di­no­sau­ro di circa nove metri e di oltre 65 mi­lio­ni di anni com­por­ta. Non man­che­ran­no però nem­me­no le sod­di­sfa­zio­ni, come per esem­pio un’im­por­tan­te e inat­te­sa sco­per­ta scien­ti­fi­ca.