COMUNITÀ + SOSTENIBILITÀ + ECCELLENZA + FUTURO

Un polo d’a­van­guar­dia della cul­tu­ra del­l’au­dio­vi­si­vo, luogo d’in­con­tro e con­fron­to, in dia­lo­go co­stan­te con la co­mu­ni­tà e con il mondo: que­sto è Ci­ne­ma­ze­ro del fu­tu­ro. Chi, solo un anno fa, pro­fe­tiz­za­va la "morte" della sala, del ci­ne­ma come espe­rien­za col­let­ti­va di vi­sio­ne dei film, si deve ri­cre­de­re, visti i nu­me­ri re­gi­stra­ti que­st’an­no, vi­ci­ni ai li­vel­li pre-pan­de­mia e net­ta­men­te mi­glio­ri di quel­li na­zio­na­li, con­fer­man­do Por­de­no­ne come città del ci­ne­ma.

Sono stati oltre 150­mi­la gli spet­ta­to­ri che, nel 2023, hanno par­te­ci­pa­to alle ben 3.500 pro­ie­zio­ni nei sei scher­mi ge­sti­ti dal­l’As­so­cia­zio­ne, cui si ag­giun­go­no due arene esti­ve e più di cin­quan­ta pro­ie­zio­ni iti­ne­ran­ti in oltre tren­ta co­mu­ni. «Mi­glia­ia di per­so­ne hanno di­mo­stra­to in modo tan­gi­bi­le che il ci­ne­ma non è solo un film ma so­prat­tut­to un luogo con­di­vi­sio­ne. Uno spa­zio fi­si­co in cui una co­mu­ni­tà “vive”, si in­con­tra e si con­fron­ta sul mondo che la cir­con­da, trova oc­ca­sio­ni per in­for­mar­si, co­no­sce­re, com­pren­de­re il pre­sen­te e guar­da­re al fu­tu­ro», com­men­ta il pre­si­den­te Marco For­tu­na­to. 


Ed è con un'at­ten­zio­ne spe­cia­le al ter­ri­to­rio, ai gio­va­ni e alla so­ste­ni­bi­li­tà che Ci­ne­ma­ze­ro in­ten­de co­strui­re que­sto fu­tu­ro, per­se­guen­do i pro­pri va­lo­ri e cer­can­do l'ec­cel­len­za in ogni ini­zia­ti­va. Nel 2023, l'im­pe­gno in fa­vo­re dei gio­va­ni si è con­cre­tiz­za­to gra­zie al lan­cio della Ci­ne­ma­ze­roY­oun­g­Card, pro­get­to rea­liz­za­to in col­la­bo­ra­zio­ne con il Co­mu­ne di Por­de­no­ne. Ciò ha per­mes­so un au­men­to espo­nen­zia­le degli in­gres­si in sala dei ra­gaz­zi fino ai 25 anni (gra­zie alle oltre 700 card at­ti­va­te) ren­den­do l'As­so­cia­zio­ne pro­ta­go­ni­sta in­di­scus­sa del rin­no­va­men­to del pub­bli­co e del­l’of­fer­ta cul­tu­ra­le di tutto il ter­ri­to­rio re­gio­na­le. Tra le at­ti­vi­tà di ri­lie­vo na­zio­na­le e in­ter­na­zio­na­le, il Por­de­no­ne Docs Fest e la gran­de mo­stra "Tina Mo­dot­ti. L'o­pe­ra", in corso a Pa­laz­zo Ro­ve­rel­la a Ro­vi­go, hanno fatto par­la­re di Ci­ne­ma­ze­ro tutti i media na­zio­na­li, dal Tg1 al Cor­rie­re della Sera. Que­ste ini­zia­ti­ve e molte altre, hanno sa­pu­to por­ta­re il nome della città di Por­de­no­ne fuori dai con­fi­ni re­gio­na­li, ar­ri­van­do fino al Par­la­men­to Eu­ro­peo. Il suc­ces­so della mo­stra de­di­ca­ta a “Pa­so­li­ni e il cal­cio” al­l’In­sti­tut Lu­miè­re di Lione, poi, ha con­dot­to Ci­ne­ma­ze­ro pro­prio nel luogo di na­sci­ta della set­ti­ma arte. Senza di­men­ti­ca­re l'o­no­re di es­se­re ri­ce­vu­ti dal Papa, nella Santa Sede, come ec­cel­len­za ci­ne­ma­to­gra­fi­ca ita­lia­na. 
 
Quat­tro pa­ro­le rac­chiu­do­no la vi­sio­ne del­l'As­so­cia­zio­ne: co­mu­ni­tà, so­ste­ni­bi­li­tà, ec­cel­len­za e fu­tu­ro. Ci­ne­ma­ze­ro è già oggi un hub cul­tu­ra­le unico in Ita­lia che, in­tor­no al mondo del­l'au­dio­vi­si­vo, com­pren­de – fra le altre – l'at­ti­vi­tà di eser­ci­zio, di­stri­bu­zio­ne, pro­du­zio­ne, un ar­chi­vio d’im­por­tan­za mon­dia­le, una ricca e at­ti­va me­dia­te­ca, pro­get­ti edu­ca­ti­vi ed espo­si­ti­vi, svi­lup­pan­do at­ti­vi­tà che rag­giun­go­no un ampio ba­ci­no di per­so­ne. «Ciò che con­trad­di­stin­gue l'e­spe­rien­za ci­ne­ma­to­gra­fi­ca, che la rende viva e che non si potrà mai avere con la vi­sio­ne in­di­vi­dua­le, sono l’in­con­tro e il con­fron­to», dice an­co­ra il pre­si­den­te Marco For­tu­na­to. Il 2023 è stato un anno ec­ce­zio­na­le per nu­me­ro di oc­ca­sio­ni in que­sto senso, con ben 80 ospi­ti, cui si ag­giun­go­no gli oltre cento del Por­de­no­ne Docs Fest, tra re­gi­sti, at­to­ri, pro­dut­to­ri e pro­fes­sio­ni­sti del mondo del ci­ne­ma.  


Per­so­ne al cen­tro del pro­get­to cul­tu­ra­le, dun­que, ma anche e so­prat­tut­to va­lo­ri. Più di tutti i temi so­cia­li e am­bien­ta­li sono stati al cen­tro della fitta rete di col­la­bo­ra­zio­ni con le isti­tu­zio­ni e le più im­por­tan­ti real­tà cul­tu­ra­li del ter­ri­to­rio, che hanno visto Ci­ne­ma­ze­ro part­ner di pro­get­ti in­no­va­ti­vi nel­l’am­bi­to del­l’in­clu­sio­ne, come ad esem­pio il Nuo­vo­Ci­ne­ma­Don­Bo­sco, luogo “pro­tet­to” ma al tempo stes­so aper­to, senza di­stin­zio­ni di alcun tipo, nella con­vin­zio­ne che le dif­fe­ren­ze siano la più gran­de ric­chez­za. E an­co­ra l’u­gua­glian­za di ge­ne­re, il con­tra­sto alla vio­len­za sulle donne, le lotte glo­ba­li per la de­mo­cra­zia, i di­rit­ti LGB­T­QI+, i di­rit­ti del­l’in­fan­zia, l’a­do­zio­ne e lo sti­mo­lo ad altre real­tà a ri­flet­te­re sul lin­guag­gio in­clu­si­vo, sono state fra i ca­pi­sal­di so­cia­li che fanno di Ci­ne­ma­ze­ro un ri­fe­ri­men­to non solo in am­bi­to ci­ne­ma­to­gra­fi­co. 
So­ste­ni­bi­li­tà è la se­con­da pa­ro­la chia­ve. Mai come que­st'an­no, Ci­ne­ma­ze­ro ha sa­pu­to tra­sfor­mar­si pro­prio nel segno della so­ste­ni­bi­li­tà am­bien­ta­le ed eco­no­mi­ca, e della re­spon­sa­bi­li­tà verso le fu­tu­re ge­ne­ra­zio­ni. Gra­zie al fi­nan­zia­men­to del­l'U­nio­ne eu­ro­pea - Next Ge­ne­ra­tion EU at­tra­ver­so il PNRR, in col­la­bo­ra­zio­ne con il Co­mu­ne di Por­de­no­ne, sono stati rea­liz­za­ti di­ver­si in­ter­ven­ti per l'ef­fi­cien­ta­men­to ener­ge­ti­co della strut­tu­ra, tra cui la posa in opera di un nuovo im­pian­to fo­to­vol­tai­co in grado di pro­dur­re 22.000 kWh annui. Primo in re­gio­ne, e tra i pochi in Ita­lia, il Por­de­no­ne Docs Fest ha lan­cia­to per la XVI edi­zio­ne, un ma­ni­fe­sto in dieci punti, con le azio­ni da at­tua­re per la so­ste­ni­bi­li­tà am­bien­ta­le e so­cia­le, tanto da es­se­re de­fi­ni­to sulla stam­pa na­zio­na­le «il fe­sti­val più green d’I­ta­lia»: un im­pe­gno co­rag­gio­so e con­cre­to, nei con­fron­ti del pub­bli­co, della cit­ta­di­nan­za, dei suoi molti so­ste­ni­to­ri sia pub­bli­ci che pri­va­ti, rea­liz­za­to con la pre­zio­sa col­la­bo­ra­zio­ne scien­ti­fi­ca di Arpa FVG. E an­co­ra, Ci­ne­ma­ze­ro è l'u­ni­ca real­tà ita­lia­na a far parte del Green group di Eu­ro­pa Ci­ne­mas, cir­cui­to eu­ro­peo di sale ci­ne­ma­to­gra­fi­che al la­vo­ro per l'e­la­bo­ra­zio­ne di linee guida con­di­vi­se sui temi di so­ste­ni­bi­li­tà e in­clu­sio­ne. 
Nel ca­pi­to­lo sul­l'ec­cel­len­za, va ri­cor­da­ta la par­te­ci­pa­zio­ne di Ci­ne­ma­ze­ro, as­sie­me al Cec di Udine, alla casa di pro­du­zio­ne e di­stri­bu­zio­ne Tuc­ker film, che pro­prio in que­sti gior­ni porta nelle sale ita­lia­ne il film vin­ci­to­re del Leone d'Ar­gen­to a Ve­ne­zia: "Il male non esi­ste" di Ryu­su­ke Ha­ma­gu­chi. Lo stes­so re­gi­sta, l'an­no scor­so ha ri­ce­vu­to l'O­scar per "Drive my car" mi­glior film stra­nie­ro, di­stri­bui­to nel no­stro Paese sem­pre da Tuc­ker.  
In­fi­ne, lo sguar­do al fu­tu­ro parte dal­l'in­ter­no del ci­ne­ma, con il pros­si­mo re­sty­ling della quar­ta sala, che di­ven­te­rà an­co­ra più ac­co­glien­te ed esclu­si­va: il sa­lot­to ci­ne­ma­to­gra­fi­co della città. Per spo­star­si poi al­l'e­ster­no, nel piaz­za­le an­ti­stan­te, dove nei pros­si­mi mesi verrà rea­liz­za­to il nuovo pa­di­glio­ne, uno spa­zio po­li­fun­zio­na­le pen­sa­to per vi­ve­re ap­pie­no la di­men­sio­ne so­cia­le del­l’e­spe­rien­za ci­ne­ma­to­gra­fi­ca e non solo, in­ner­va­to nel con­te­sto ur­ba­no, con un’i­dea di dia­lo­go ampio con la co­mu­ni­tà, in par­ti­co­la­re con il mondo dei gio­va­ni.