Omaggio a Carlo Mazzacurati

«Ci sono tutti gli elementi della tradizione classica del western, assieme a un’attenzione un po’ imbarazzata al contesto dell’oggi. Mettendomi nei panni dello spettatore, non me la sentivo di fare un film con un finale deprimente. I miei personaggi reagiscono, sia pure in modo folle. Si rimettono in cammino, ed è giusto che la vita regali loro qualcosa», così Carlo Mazzacurati parlava de Il toro, presentato nel 1994 alla Mostra di Venezia, dove vinse il Leone d'Argento e la Coppa Volpi per l'interpretazione di Roberto Citran.  
A dieci anni dalla morte del regista veneto, Cinemazero gli rende omaggio con la proiezione del film, lunedì 22 gennaio alle 20:30.Interviene Umberto Contarello, uno dei più importanti sceneggiatori italiani, che ha collaborato a lungo con Mazzacurati. L’ingresso intero è a 5 euro, ridotto con Cinemazerocard 3 euro.  

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Franco (Diego Abatantuono) e Loris (Roberto Citran), fisicamente e psicologicamente agli antipodi, sono amici. Quando Franco, licenziato da un allevatore di bovini in crisi, si ribella al suo destino di miseria e di disoccupazione: ruba un prezioso toro da monta e decide di andarlo a vendere a qualche ricco allevatore nella ex-Jugoslavia (e poi in Ungheria). Loris accetta di accompagnarlo. Il film, ecosostenibile ante litteram, è un susseguirsi di incontri, incidenti, delusioni. Ci sono un faccendiere laido (Marco Messeri) e tanta brava gente che parla un’altra lingua ma ha gli stessi problemi e lo stesso cuore. Il viaggio avventuroso e difficile a est servirà ai due non tanto ad arricchirsi, quanto alla scoperta reciproca e, quando le difficoltà sembrano smorzare la vitalità di Franco, Loris prende in mano la situazione mostrando insospettabili energie. La colonna sonora è di Ivano Fossati.