Il bacio di Klimt

A Ci­ne­ma­ze­ro solo mar­te­dì 30 e mer­co­le­dì 31 gen­na­io ap­pun­ta­men­to con La Gran­de Arte al Ci­ne­ma con il do­cu­men­ta­rio IL BACIO DI KLIMT, Per im­mer­ger­si negli ori e nei se­gre­ti di uno dei qua­dri più ri­pro­dot­ti di tutti i tempi, l’i­co­na del­l’a­mo­re di­pin­ta da uno degli ar­ti­sti più pro­vo­ca­to­ri, ge­nia­li e ri­vo­lu­zio­na­ri della Se­ces­sio­ne.

CLIC­CA QUI PER IL TUO BI­GLIET­TO 

Di­pin­ta in­tor­no al 1908, cin­que anni dopo la vi­si­ta a Ra­ven­na di Klimt e alla sua fol­go­ra­zio­ne per i mo­sai­ci bi­zan­ti­ni, l’o­pe­ra è uno degli in­di­scus­si ca­po­la­vo­ri del­l’ar­ti­sta. Nato a Bau­m­gar­ten, al­lo­ra sob­bor­go di Vien­na, da padre orafo e madre ap­pas­sio­na­ta di mu­si­ca li­ri­ca, Gu­stav Klimt (1862-1918) è stato un ti­ta­no della Se­ces­sio­ne, ca­pa­ce di crea­re nuovi mondi de­ca­den­ti che fon­de­va­no sen­sua­li­tà e mi­to­lo­gia an­ti­ca alla mo­der­ni­tà più ra­di­ca­le. Molti dei suoi di­pin­ti ve­do­no pro­ta­go­ni­sti la bel­lez­za e il mi­ste­ro del corpo fem­mi­ni­le e in par­ti­co­la­re il suo “pe­rio­do d’oro” è ca­rat­te­riz­za­to da un me­to­do di la­vo­ro unico che gli per­met­te­va di ap­pli­ca­re sulla tela una sot­ti­lis­si­ma fo­glia d’oro na­tu­ra­le. È da que­sta tec­ni­ca raf­fi­na­ta che sono nate al­cu­ne delle sue opere più fa­mo­se, tra cui un sim­bo­lo senza tempo della bel­lez­za e del­l’a­mo­re, l’i­co­ni­co Bacio con­ser­va­to al Bel­ve­de­re di Vien­na, uno dei primi musei pub­bli­ci al mondo con il suo com­ples­so di pa­laz­zi ba­roc­chi e un giar­di­no che in­can­ta i vi­si­ta­to­ri con la sua sin­go­la­re ener­gia. Il Bel­ve­de­re, che ac­co­glie ogni anno 1 mi­lio­ne e mezzo di vi­si­ta­to­ri, ospi­ta la più gran­de col­le­zio­ne esi­sten­te di di­pin­ti di Klimt: ven­ti­quat­tro opere in­te­gra­te da nu­me­ro­si pre­sti­ti per­ma­nen­ti, tra cui – ap­pun­to – il ce­le­bre Bacio.