Alessandro Borghi e Gianni Amelio a Cinemazero

Do­me­ni­ca 08 set­tem­bre, al ter­mi­ne della pro­ie­zio­ne delle 19.30, il re­gi­sta Gian­ni Ame­lio e l'at­to­re pro­ta­go­ni­sta Ales­san­dro Bor­ghi sa­ran­no ospi­ti di Ci­ne­ma­ze­ro per pre­sen­ta­re Campo di Bat­ta­glia, gi­ra­to in Friu­li Ve­ne­zia Giu­lia e in con­cor­so al­l'81e­si­ma Mo­stra del Ci­ne­ma di Ve­ne­zia.

"Que­sto non è un film di guer­ra" - ha spie­ga­to Gian­ni Ame­lio - "ma è un film sulla guer­ra. La guer­ra non è fi­ni­ta pur­trop­po e quin­di siamo ob­bli­ga­ti dalla no­stra co­scien­za a fare an­co­ra film sulla guer­ra, a par­la­re di que­sta cosa as­sur­da e tra­gi­ca del­l'o­dio tra es­se­ri umani".

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Sul fi­ni­re della Prima guer­ra mon­dia­le, due uf­fi­cia­li me­di­ci amici d’in­fan­zia la­vo­ra­no nello stes­so ospe­da­le mi­li­ta­re, dove ogni gior­no ar­ri­va­no dal fron­te i fe­ri­ti più gravi. Molti di loro però sono im­po­sto­ri che si sono pro­cu­ra­ti da soli le fe­ri­te e che fa­reb­be­ro di tutto per non tor­na­re a com­bat­te­re.
Qual­co­sa di stra­no ac­ca­de, in­tan­to, tra i ma­la­ti: molti si ag­gra­va­no mi­ste­rio­sa­men­te. È pos­si­bi­le che qual­cu­no stia pro­vo­can­do di pro­po­si­to com­pli­ca­zio­ni alle loro fe­ri­te, per­ché i sol­da­ti ven­ga­no man­da­ti a casa, anche stor­pi, anche mu­ti­la­ti, pur di non farli tor­na­re al campo di bat­ta­glia.
Nel­l’o­spe­da­le c’è dun­que un sa­bo­ta­to­re. Ma sul fron­te di guer­ra, pro­prio verso la fine del con­flit­to, si dif­fon­de una spe­cie di in­fe­zio­ne che col­pi­sce più delle armi ne­mi­che. E pre­sto con­ta­gia anche la po­po­la­zio­ne ci­vi­le...