Il bel matrimonio

Se­con­do ap­pun­ta­men­to del ciclo "Com­me­die e pro­ver­bi", de­di­ca­to al ci­ne­ma di Éric Roh­mer.

Lu­ne­dì 07 ot­to­bre alle 20.45 in ver­sio­ne re­stau­ra­ta in lin­gua fran­ce­se con sot­to­ti­to­li in ita­lia­no IL BEL MA­TRI­MO­NIO (Le beau ma­ria­ge, 1982).

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Sa­bi­ne la­vo­ra come com­mes­sa nel ne­go­zio di un'an­ti­qua­ria in una cit­ta­di­na non trop­po di­stan­te da Pa­ri­gi, dove si reca spes­so per mo­ti­vi di stu­dio. E' l'a­man­te di un uomo spo­sa­to, ma que­sto rap­por­to, che si tra­sci­na stan­ca­men­te, da un po' di tempo non la sod­di­sfa più. Den­tro di sé Sa­bi­ne co­min­cia a pen­sa­re con sem­pre mag­gio­re in­si­sten­za ad un ma­tri­mo­nio re­go­la­re e du­ra­tu­ro; ci pensa con tanta forza e con­vin­zio­ne, che un gior­no an­nun­cia ad amici e co­no­scen­ti che ben pre­sto si spo­se­rà. A dire il vero, il ma­ri­to non l'ha an­co­ra tro­va­to, ma il pro­ble­ma ap­pa­re se­con­da­rio, es­sen­do ormai in lei ma­tu­ra l'i­dea di con­vo­la­re a nozze. La scel­ta cade in­fi­ne su un gio­va­ne av­vo­ca­to, ele­gan­te e di­stin­to, cu­gi­no della sua amica Cla­ris­se, che glie­lo pre­sen­ta du­ran­te un ma­tri­mo­nio. Per Sa­bi­ne i conti stan­no per tor­na­re: si trat­ta solo di co­no­sce­re l'av­vo­ca­to, fre­quen­tar­si un po' e poi ar­ri­ve­rà il so­spi­ra­to ma­tri­mo­nio. Ma qual­co­sa, al­l'im­prov­vi­so, non fun­zio­na: l'av­vo­ca­to non vuole sa­per­ne, né di ma­tri­mo­nio, né di met­te­re su fa­mi­glia, né tan­to­me­no di Sa­bi­ne. La ra­gaz­za lo cerca, gli te­le­fo­na, lo in­se­gue: non è pos­si­bi­le che lui ri­fiu­ti, lei aveva già sta­bi­li­to tutto. Ma alla fine bi­so­gna ras­se­gnar­si, e ma­ga­ri, per na­scon­de­re la de­lu­sio­ne, cer­ca­re di ri­nun­cia­re al ma­ri­to de­si­de­ra­to fa­cen­do­lo sen­ti­re in colpa. Do­po­di­ché sul con­sue­to treno che da Pa­ri­gi la ri­por­ta a Le Mans, lo sguar­do di Sa­bi­ne in­con­tra quel­lo di un altro stu­den­te, pen­do­la­re come lei; forse il bel ma­tri­mo­nio è più vi­ci­no di quan­to sem­bri...