Girl Shy anteprima del festival Jazz & Wine of Peace

Anche que­st’an­no per l’an­te­pri­ma del fe­sti­val Jazz & Wine of Peace, che si terrà per la sua 27ma edi­zio­ne dal 23 al 27 ot­to­bre fra Col­lio friu­la­no e slo­ve­no, con 28 even­ti in 5 tea­tri e 18 fra can­ti­ne vi­ni­co­le, ville sto­ri­che e lo­ca­li, lu­ne­dì 21 ot­to­bre alle 20.30, nello spa­zio del Kul­tur­ni Dom di Go­ri­zia, si rin­no­va il con­nu­bio fra ci­ne­ma e note, con la pro­ie­zio­ne del film muto “Girl Shy” (“Tutte e nes­su­na”, 1924), regia di Fred C. New­meyer e Sam Tay­lor, mu­si­ca­to dalla Ze­ror­che­stra: con Daan van den Hurk (pia­no­for­te, com­po­si­zio­ne e con­du­zio­ne), Fran­ce­sco Bear­zat­ti (sax te­no­re e cla­ri­net­to), Mirko Ci­si­li­no (trom­ba e trom­bo­ne), Luca Co­lus­si (bat­te­ria) Luca Griz­zo (per­cus­sio­ni ed ef­fet­ti so­no­ri), Di­dier Or­to­lan (cla­ri­net­ti e flau­to), Ga­spa­re Pa­si­ni (sax alto), Ro­ma­no To­de­sco (con­trab­bas­so) e Luigi Vi­ta­le, vi­bra­fo­no e xi­lo­fo­no.

 Or­ga­niz­za­ta da Cir­co­lo Con­tro­tem­po e Ze­ror­che­stra, in col­la­bo­ra­zio­ne con Ci­ne­ma­ze­ro, Le Gior­na­te del Ci­ne­ma Muto e Kul­tur­ni Dom, la se­ra­ta ha anche un fine be­ne­fi­co: l’in­cas­so sarà de­vo­lu­to, nel per­cor­so in­tra­pre­so da un paio di anni, alla as­so­cia­zio­ne Amici del Cuore di Trie­ste.

Girl Shy” (Tutte e nes­su­na, 1924) è uno dei primi film pro­dot­ti dalla Ha­rold Lloyd Cor­po­ra­tion, una com­me­dia ro­man­ti­ca che esal­ta il ta­len­to co­mi­co e la sen­si­bi­li­tà di Ha­rold Lloyd. Segue le di­sav­ven­tu­re di Ha­rold Mea­do­ws, un sarto bal­bu­zien­te che sogna di di­ven­ta­re un esper­to in con­qui­ste amo­ro­se, e della sua re­la­zio­ne con Mary Buc­kin­gham, in­ter­pre­ta­ta da Jo­by­na Ral­ston. Per il cen­te­na­rio del film, è stata rea­liz­za­ta una nuova par­ti­tu­ra com­po­sta da Daan van den Hurk, va­len­te pia­ni­sta spe­cia­liz­za­to in com­po­si­zio­ne e ac­com­pa­gna­men­to dal vivo dei ca­po­la­vo­ri del­l’e­po­ca del muto, che sarà ese­gui­ta dal vivo dalla Ze­ror­che­stra, ar­ric­chen­do l’e­spe­rien­za ci­ne­ma­to­gra­fi­ca con mu­si­che che ac­com­pa­gna­no per­fet­ta­men­te le scene d’a­zio­ne e ro­man­ti­ci­smo del film.

Un even­to spe­cia­le, dun­que, per l’an­te­pri­ma di Jazz & Wine of Peace che uni­sce il fa­sci­no del ci­ne­ma muto a un'e­se­cu­zio­ne mu­si­ca­le mo­der­na, re­ga­lan­do al pub­bli­co l’oc­ca­sio­ne di ri­sco­pri­re uno dei più gran­di ca­po­la­vo­ri di Lloyd in una nuova veste so­no­ra.

 

Quan­do “Girl Shy” uscì negli Stati Uniti nella pri­ma­ve­ra del 1924 – poco più di cen­t’an­ni fa – il suo im­me­dia­to suc­ces­so in­dus­se il ci­ne­ma Cri­te­rion di Los An­ge­les ad an­nun­cia­re una pro­gram­ma­zio­ne senza pre­ce­den­ti: il film fu pro­iet­ta­to inin­ter­rot­ta­men­te ogni gior­no dalle dieci del mat­ti­no fino a mez­za­not­te per far fron­te al gran nu­me­ro di spet­ta­to­ri. “Girl Shy”, usci­to in Ita­lia nel 1926 con il ti­to­lo “Le donne…che ter­ro­re”, è la prima pro­du­zio­ne in­di­pen­den­te di Lloyd dopo la se­pa­ra­zio­ne da Hal Roach: es­sen­zial­men­te si trat­ta di una com­me­dia ro­man­ti­ca ma è anche un esem­pio del suo genio per le scene di azio­ne. Il co­mi­co è stato al­l’al­tez­za della sua re­pu­ta­zio­ne ese­guen­do la mag­gior parte delle sue te­me­ra­rie acro­ba­zie senza bi­so­gno di con­tro­fi­gu­re. La ce­le­ber­ri­ma e fre­ne­ti­ca se­quen­za del sal­va­tag­gio, in cui Ha­rold uti­liz­ze­rà
vari mezzi di tra­spor­to ter­re­stri (auto, ca­val­li, carri, moto della po­li­zia, treno, tram) per sven­ta­re il ma­tri­mo­nio tra la fan­ciul­la (Jo­by­na Ral­ston) e un uomo che aspi­ra sol­tan­to al suo
pa­tri­mo­nio, è uno degli esem­pi mi­glio­ri.

 

Info: www.​controtempo.​org