Divorzio all'italiana
Sarà Mario Sesti, regista, giornalista e critico cinematografico, a condurre il nuovo appuntamento di approfondimento cinematografico Il maestro al microscopio martedì 10 dicembre a Cinemazero.
Sarà lui, alle 20.30 infatti, a introdurre in sala con una lezione critica il film del 1961 Divorzio all’Italiana di Pietro Germi con Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli, in versione restaurata dalla Cineteca di Bologna. CLICCA QUI PER IL TUO BIGLIETTO
Con tre nomination e un Oscar per la miglior sceneggiatura, divenne un successo internazionale ispirando il nome del filone della commedia all’italiana.
Il barone Cefalù s’invaghisce della bella cugina e per averla spinge la moglie fra le braccia di uno spasimante. Potrà così ucciderla con una pena simbolica invocando il ‘delitto d’onore’. Dietro la farsa grottesca, Germi imbastisce un feroce atto d’accusa nei confronti di una pratica medioevale allora ‘tollerata’ dal nostro codice penale.
“Il famigerato ‘delitto d’onore’ è la norma giuridica” - spiega Mario Sesti - “che spinge il protagonista del film all’ideazione del piano di morte e liberazione coniugale. Si calcola che nel periodo in cui il film veniva realizzato, i delitti d’onore fossero più di mille all’anno. A più di dodici anni dal suo primo film siciliano, il mito della legge si rovescia nella messa in scena grottesca dell’impunità che essa produce perversamente. La credenza nella giustizia come forma universale in grado di redimere una società arcaica è sostituita dalla malizia immortale con la quale una società intera continua a perpetrare le barbarie dei propri costumi.”