Picnic ad Hanging Rock

Ri­tor­na a Ci­ne­ma­ze­ro, in ver­sio­ne re­stau­ra­ta e in lin­gua ori­gi­na­le con sot­to­ti­to­li in ita­lia­no, Pic­nic ad Han­ging Rock, il film trat­to dal­l’o­mo­ni­mo ro­man­zo di Joan Lind­say che ha por­ta­to alla ri­bal­ta in­ter­na­zio­na­le Peter Weir e il ci­ne­ma au­stra­lia­no.

il film sarà in pro­gram­ma­zio­ne per soli due gior­ni: lu­ne­dì 03 feb­bra­io alle 18.30 e mar­te­dì 04 feb­bra­io alle 20.45. CLIC­CA QUI PER IL TUO BI­GLIET­TO

 

Au­stra­lia, 1900. Du­ran­te una gita, un grup­po di ra­gaz­ze di un col­le­gio fem­mi­ni­le scom­pa­re mi­ste­rio­sa­men­te.

“Uno stu­dio sulla re­pres­sio­ne” (Guido Fink) fatto di at­mo­sfe­re so­spe­se e per­tur­ban­ti, di una na­tu­ra ab­ba­glian­te e mi­ste­rio­sa, di un’in­quie­tu­di­ne in­di­ci­bi­le sa­pien­te­men­te co­strui­ta at­tra­ver­so im­ma­gi­ni e co­lon­na so­no­ra. “Ab­bia­mo la­vo­ra­to molto du­ra­men­te per crea­re un ritmo al­lu­ci­na­to e ip­no­ti­co, così da far per­de­re la con­sa­pe­vo­lez­za degli even­ti. Ci si ferma per fare il punto e si piom­ba in quel­l’at­mo­sfe­ra così chiu­sa. Ho fatto tutto quel­lo che po­te­vo per ip­no­tiz­za­re lo spet­ta­to­re e te­ner­lo lon­ta­no da ogni pos­si­bi­le spie­ga­zio­ne” (Peter Weir).