COSÌ LONTANO COSÌ VICINO

Sotto il segno di GO!2025 Nova Go­ri­ca e Go­ri­zia Ca­pi­ta­le eu­ro­pea della Cul­tu­ra 2025, in ar­ri­vo a Ci­ne­ma­ze­ro quat­tro ti­to­li della ras­se­gna dei film slo­ve­ni in Ita­lia, cu­ra­ta da Ki­noa­te­l­je. 
La ras­se­gna in­ten­de sfi­da­re la per­ce­zio­ne di con­fi­ne come linea di di­vi­sio­ne, ri­ve­lan­do­la come spa­zio di scam­bio e in­trec­cio cul­tu­ra­le. Di fron­te ai cam­bia­men­ti po­li­ti­ci in Eu­ro­pa, i film se­le­zio­na­ti non si li­mi­ta­no a ri­flet­te­re sul pas­sa­to, ma in­vi­ta­no a con­si­de­rar­ne il si­gni­fi­ca­to per il pre­sen­te e il fu­tu­ro. La re­tro­spet­ti­va mira al su­pe­ra­men­to delle di­vi­sio­ni e alla co­stru­zio­ne del­l’u­ni­tà, non can­cel­lan­do le fron­tie­re ma col­ti­van­do ami­ci­zie at­tra­ver­so atti di con­nes­sio­ne.  
 
Primo ap­pun­ta­men­to mar­te­dì 18 feb­bra­io alle 21.00 con Que­sta è una ra­pi­na! di Gre­gor Andolšek, una com­me­dia degli equi­vo­ci in cui un in­ci­den­te di un mago pro­fes­sio­ni­sta in­ne­sca una serie di di­sav­ven­tu­re. 
Si pro­se­gue poi, lu­ne­dì 24 feb­bra­io, con Al­pe-Adria Un­der­ground! di Matevž Jer­man  e Jurij Meden. Tra il 2013 e il 2023, la Ci­ne­te­ca Slo­ve­na ha ar­chi­via­to e di­gi­ta­liz­za­to 179 cor­to­me­trag­gi fil­ma­ti tra le Alpi e l’A­dria­ti­co du­ran­te il so­cia­li­smo, ma al di fuori della pro­du­zio­ne sta­ta­le do­mi­nan­te. Oggi iden­ti­fi­chia­mo que­sti film come spe­ri­men­ta­li, parte im­por­tan­te e in­no­va­ti­va del­l’e­re­di­tà ci­ne­ma­to­gra­fi­ca slo­ve­na vi­si­bi­le per la prima volta dopo de­cen­ni. 
Ve­ner­dì 7 marzo sarà la volta di Lu­na­tic di Igor Sterk, sto­ria vera del padre ve­li­sta Jure Šterk: il primo slo­ve­no ad aver com­piu­to in so­li­ta­ria il giro del mondo su una pic­co­la nave a vela nel 1991, poi scom­par­so tra­gi­ca­men­te nel­l’O­cea­no In­dia­no nel 2009.  
Ul­ti­mo even­to in pro­gram­ma ve­ner­dì 14 marzo, Cen­t’an­ni di Maja Pre­log, sto­ria di un ma­la­to ter­mi­na­le che parte con la com­pa­gna per com­pie­re un’im­pre­sa degna di me­mo­ria: il giro d’I­ta­lia in bi­ci­clet­ta.