GETTING OLDER IS WONDERFUL

Mar­te­dì 18 mazo alle 20:45 spe­cia­le ap­pun­ta­men­to di De­di­ca a Ci­ne­ma­ze­ro con la pro­ie­zio­ne del do­cu­men­ta­rio Get­ting Older Is Won­de­ful di Fa­bri­zio Pol­pet­ti­ni su Kader Ab­do­lah in lin­gua ori­gi­na­le con sot­to­ti­to­li in ita­lia­no. In­ter­ven­go­no in sala il re­gi­sta Fa­bri­zio Pol­pet­ti­ni e Kader Ab­do­lah.

CLIC­CA QUI PER IL TUO BI­GLIET­TO

 

«Sono un esule, e un esule ha sem­pre bi­so­gno di una luce al fondo del tun­nel», dice Kader Ab­do­lah, ri­fu­gia­to po­li­ti­co ira­nia­no che nel 1988 ar­ri­vò nei Paesi Bassi senza sa­pe­re una pa­ro­la d’o­lan­de­se e ven­ti­cin­que anni dopo seppe scri­ve­re un ro­man­zo, La casa della mo­schea, vo­ta­to come se­con­do mi­glior libro mai scrit­to in olan­de­se.
Fi­glio di un po­ve­ro ri­pa­ra­to­re di tap­pe­ti sor­do­mu­to, du­ran­te l’in­fan­zia Kader era stato le orec­chie e la lin­gua di suo padre: l’e­su­le che sa­reb­be poi riu­sci­to a tro­va­re un posto nel mondo delle let­te­re del suo nuovo Paese era già nato, dun­que, sotto il segno della pa­ro­la per­du­ta. Una pa­ro­la poi osti­na­ta­men­te ri­sco­per­ta; una pa­ro­la che per­met­te di stare al mondo.